SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo monitorato la situazione attuale di Piazza San Giovanni Battista, il degrado in cui versa e lo stato d’abbandono di strade e del poco “verde�? presente. Una situazione che coinvolge tutta la cittadina sambenedettese, ma in particolar modo i commercianti e gli abitanti di questa zona, stufi ormai di dover vivere quotidianamente, in una situazione di disagio e di precarietà. Per loro, ma non solo, questa piazza è uno dei punti nevralgici della città, il vero cuore di San Benedetto, da rinnovare e da modernizzare, per rimanere al passo con i tempi. Ricordiamo, poi, che qui era sito il mitico campo da calcio, soprannominato la “trappoletta�?, in cui la Sambenedettese ha visto nascere la sua gloriosa storia.
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Per aver un quadro completo della situazione siamo andati a trovare alcuni commercianti della zona.
Il signor Gabriele, titolare, della storica parrucchieria ‘Gabriele e Pino’ di Via Calatafimi, ci ha confermato tutto il suo disappunto per una piazza, secondo lui abbandonata a se stessa: “Ci si dovrebbe vergognare per com’è ridotta la piazza. Al posto delle aiuole ci sono le erbacce alte e le poche piante non sono curate, anzi alcune sono state tolte, ma mai sostituite. Il comune, ha ventimila palme nei vivai, qui ne basterebbero venti, per rendere la zona vivibile. Bisognerebbe, anche, risolvere in modo definitivo il problema dell’acqua, che entra nei nostri negozi ogni volta che piove, i tombini non filtrano l’acqua anche perché sono pieni e nessuno se ne cura. Il mio rammarico è che spesso anche tra noi, commercianti e residenti, che viviamo la piazza ogni giorno, non siamo uniti, non c’è un vero e proprio coordinamento, che fa da traino�?.
Il signor Federico Libbi, residente nella piazza, conferma che il problema è molto sentito: “Ci vuole una piazza pensata prima di tutto per i cittadini, con piante, fontane e panchine, insomma una vera e propria riqualificazione con un parcheggio sotterraneo e la chiusura al traffico della zona centrale lasciando le due vie laterali aperte alla macchine. Non è più possibile sopportare che ogni volta che passi un pulmann, la casa si muove e trema tutto. Io personalmente sono un po’ sfiduciato anche perché sono quarantanni che se ne parla, ma concretamente non si fa nulla per migliorare la situazione�?.
A poca distanza la titolare Maria Rita Massetti dell’omonimo bar ma anche bravissima poetessa, parla con preoccupazione delle difficoltà delle molte attività commerciali della zona: “Molti negozi stanno chiudendo, l’ultimo poco tempo fa, gli affari sono in calo. Piazza San Giovanni Battista è diventata un parcheggio all’aperto, dove si viene per lasciare la macchina per poi andare a passeggiare in centro, inoltre le persone non hanno alcun rispetto e mettono le vetture anche nelle zone proibite. Un altro fattore di crisi è dovuto al mercato settimanale che è stato dimezzato, è diventato il mercato dei cinesi e dei marocchini; siamo purtroppo la periferia.�?
Elio Silvestrini, del negozio d’intimo lancia una proposta provocatoria all’amministrazione: “Poiché in questa piazza ormai si viene solo per lasciare la macchina, per poi recarsi in centro, propongo di fare i posteggi tutti a pagamento, almeno così, sarebbe utile e il comune ci guadagnerebbe… siamo tutti al limite della sopportazione, il pontino lungo, qui dietro, che unisce la piazza al porto è diventato rifugio per i tossici. Basterebbe poco, un progetto unico, anche di piccole dimensioni, ma attuabile e che potesse soddisfare le esigenze della piazza�?.
Anche il signor Umberto D’Anna, titolare del negozio “Unieuro�?, punta il dito verso l’amministrazione comunale, rea di non occuparsi concretamente del rifacimento della piazza: “Il manto stradale è tutto da rifare, è pieno di buche; gli alberi, quei pochi rimasti sono stati troncati e mai sostituiti. Sono due anni che si fanno riunioni, ma non si giunge a niente di concreto, le occasioni, quando ci sono, vanno colte al volo, è inutile aspettare, è ora di intervenire su tutta la piazza. Sono dell’idea che si deve aprire al traffico il pontino lungo, in modo tale da collegare la piazza alla zona del porto, così da creare uno sfogo per il centro, ormai fin troppo intasato dalle autovetture, ma c’è un vincolo, imposto dalle ferrovie, che blocca la situazione. Ci deve essere un progetto serio su cui lavorare, rifacendo l’arredo, mettendo palme e oleandri, così da creare un punto d’aggregazione, a vantaggio sia della popolazione, sia dei commercianti, facendo partire dalla piazza, il centro della città, fino al corso�?.
Catia Pucci, della gelateria “Pucci�?, si dice favorevole ad una riqualificazione dell’area e sollecita l’amministrazione comunale ad organizzare spettacoli e concerti nella piazza: “Non ci sono iniziative turistiche, di nessun genere. Sono favorevole all’organizzazione di spettacoli e manifestazioni, che possono richiamare turisti, ma anche gli stessi cittadini di San Benedetto. Tutta la piazza, invece è trascurata, a volte mi tocca svuotare anche i bidoni della spazzatura, perché nessuno lo fa; le auto che passano di qua corrono troppo e sono un pericolo, per quelle persone, ormai poche, che decidono di venire a piedi, per “godersi�? la piazza�?.