PADOVA – San Benedetto batte S. Antonio 2-0: e adesso sotto con S. Gennaro! Al termine una partita indimenticabile che, per la coreografia offerta dai tifosi rossoblu ci ha ricordato quella storica di Parma contro il Brescello di quattro anni or sono, la Samb conquista i play-off per la terza volta in quattro anni! Bravi a tutti quanti ma in particolar modo a Taccucci l’ unico ad essere presente in tutte e tre le occasioni, a Colonnello, che pur essendo il più anziano della rosa (Mancini escluso) non ha saltato un minuto e a Marco Martini: da quando è rientrato in squadra la Samb ha conquistato 13 punti su 15 vincendo tutte e tre le partite in trasferta, lui personalmente ha realizzato quattro reti in cinque incontri raggiungendo quota nove che rappresenta il suo record eguagliato ( a Fano in serie D nel 99-00 realizzò infatti lo stesso numero di gol). Standing ovation per il bomber di Gradara (fra l’altro un ex avendo debuttato in serie B sette anni or sono proprio col Padova) quando al 65’ ha abbandonato il campo ed è andato sotto la curva chiamato a gran voce dal popolo rossoblù. Per l’occasione la tifoseria sambenedettese di tutta ….Europa si era stretta intorno alla propria squadra: in curva abbiamo visto gli ormai tradizionali striscioni del Nucleo di Firenze, della Milano Rossoblù e dell’Onda D’Urto sez. di Friburgo. Un’ovazione è stata tributata anche a Zerbini, prima dell’ inizio dell’ incontro con l’invito a ritornare a S. Benedetto ( 10 gol in 16 partite), proprio come avvenne per Borneo a Reggio Emilia il 1° Novembre scorso.
Dall’altra parte invece contestazione finale dei tifosi patavini che hanno atteso i propri giocatori al di fuori degli spogliatoi con intenzioni poco amichevoli controllati da una trentina di poliziotti, ma soprattutto hanno lanciato le loro invettive contro mister Ulivieri (in questo appoggiati dai tifosi della Samb durante il match in un simpatico siparietto) responsabile secondo loro dell’ennesimo fallimento! “Non vincete mai�?, “andate a lavorare�?e “non uscite più�?sono state le parole più gentili rivolte ai giocatori patavini: ma che la tifoseria locale non credesse molto alla possibilità di centrare i play-off la si era intuita si in mattinata quando in città non era comparso alcuno striscione che invitasse ad andare allo stadio ed infatti per un match così importante si erano presentati in soli 5000 paganti che per un centro di oltre 200.000 abitanti e dalle tradizioni calcistiche di Padova è una bazzecola.