SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Meno uno. L’ultimo atto della stagione regolare decreterà i verdetti che ancora mancano all’appello. Pochi a dire il vero, visto che ieri il penultimo turno nel girone B ha sancito la retrocessione della Vis (annunciata da tempo), la quasi promozione del Rimini (B ad un punto) dopo il ‘patta e pari’ al San Paolo – un tempo ciascuno e dunque equa divisione della posta – e la certa composizione della griglia play out: Fermana, Sora, Giulianova, Chieti. Rimangono da ‘limare’ solo le posizioni che valgono vantaggi non di poco conto in sede di spareggi.
Per i play off, molto è stato detto (leggi Avellino e Napoli), ma siccome la scaramanzia non è mai troppa, qui in riva all’Adriatico aspettiamo a cantar vittoria. Tradotto: la Samb potrebbe permettersi anche il lusso di perdere per 1-0 a Padova, domenica prossima, così come la Reggiana necessita solo di un pari sul campo di un Lanciano con la testa proiettata alle vacanze. Troppi ‘se’ e ‘ma’ in ogni caso. Rossoblù e granata in ‘pole’, ma il calcio talvolta regala quello che meno t’aspetti. Piedi di piombo, please.
Penultima domenica di campionato ‘nerissima’ per il calcio marchigiano: piangono Vis e Fermana, mentre quello della Samb è un mezzo sorriso. Copertina al contrario: diamo la precedenza a chi sta peggio. Vis Pesaro su tutti. I biancorossi incassano la nona sconfitta interna della stagione – decide il ventesimo centro del capocannoniere del girone Andrea Soncin, il quale permette al Lanciano di ritrovare un successo in trasferta dopo tempo immemorabile (la quinta giornata del girone di andata) – è tornano in C2 dopo cinque anni. Stagione disgraziatissima, iniziata male e finita peggio, con i guai societari (la messa in mora del sodalizio di via Giolitti da parte della squadra è tutto dire) e la pesante contestazione dei tifosi alla dirigenza. In bocca al lupo Vis.
La stessa faccia delle Marche: la Fermana. I canarini soccombono al cospetto del Cittadella e sono ora costretti a ricorrere all’ennesima lotteria play out: sono tre i punti di distanza dal Martina che però è in vantaggio negli scontri diretti (1-0 in Puglia e 1-1 al ‘Recchioni’). Alla fine Battaglioni se la prende con l’arbitro che fa ripetere al Cittadella il rigore dell’1-0 tre volte, ma i granata hanno meritato successo e salvezza. Chi è causa del suo male pianga sé stesso: per Cari e c. sedici punti nel girone di ritorno. Un disastro.
Contenta a metà la Samb che se pure non festeggia con una giornata di anticipo i play off, se ne assicura una bella fetta. Avversario rognoso il Martina dell’ex Sauro Trillini, che dopo il gol si è difeso bene ed ha ‘picchiato’ quanto basta per portare in Puglia un punto prezioso: vale la salvezza. Un’impresa per l’allenatore dorico. Quanto al collega Ballardini, domenica potrebbe essere lui a festeggiare un’impresa di portata ancora superiore. Incrociamo le dita.
Il Padova non va oltre lo 0-0 al ‘Comunale’ di Teramo. I ‘diavoli rossi’, spronati a dovere dal presidente Malavolta (ieri in panchina insieme all’allenatore dei portieri), fanno la partita, colpiscono due legni e alla fine possono senz’altro recriminare più di quanto fanno gli ospiti. I biancoscudati infatti non hanno palesato quella voglia e quella convinzione tipiche di chi viole centrare a tutti i costi l’obiettivo play off. Adesso, per farlo, occorre battere la Samb con più di due gol di scarto (in tal caso la differenza reti favorirebbe gli uomini di Ulivieri).
Manca poco per staccare il ‘biglietto’ per gli spareggi alla Reggiana, dopo la faticosa vittoria i danni della Spal. Al festival del gol (cinque) allo stadio ‘Giglio’ partecipa anche Tino Borneo, il quale raddrizza la partita (quando gli estensi conducevano per 2-1) mettendo a segno la quinta rete stagionale e proponendosi alla grande per la decisiva appendice di campionato. Salvi comunque i biancazzurri.
Salvo anche il Foggia che pareggia all’ ‘Angelini’ di Chieti dopo un match noiosissimo a varo di emozioni. Neroverdi che si giocheranno la permanenza in C1 nei play out. Stessa sorte per il Giulianova (pari incolore a Benevento) ed il Sora che cade ad Avellino. Gli irpini vincono di misura (ancora Millesi) nella classica partita di fine stagione: i padroni di casa con la testa già ai play off, gli ospiti proiettati invece ai play out. Si arrabbia l’irascibile mister ciociaro Ezio Capuano col suo attaccante Corallo, il quale a porta vuota si mangia un gol incredibile: il tecnico salernitano litiga con lo stesso e poi chiede alla società di allontanarlo. Non c’è pace in riva al Liri.