SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Primo maggio festa dei lavoratori, ma non dei tifosi. Si disputano regolarmente le partite di tutte le serie professionistiche (B esclusa, naturalmente, visto che si gioca, ahinoi, di sabato sera), dunque i sostenitori di ogni città si reca regolarmente allo stadio per vedere all’opera la propria squadra del cuore. E la ‘giornata del tifo’ in serie C viene funestata da due spiacevolissimi episodi. Meritano (si fa per dire) ambedue di essere raccontati. Uno di essi ha come ‘teatro’ l’autostrada A14, dove diciotto tifosi del Napoli sono stati denunciati dalla Polizia di Taranto per una serie di tafferugli e alcuni speronamenti di autoveicoli di tifosi laziali, avvenuti nel tratto fra Bari e Trani, prima che raggiunsero lo stadio di Martina Franca. I denunciati sono accusati di danneggiamento e percosse. Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli incidenti sono avvenuti in una stazione di servizio situata sulla A14 nel barese. Circa 300 tifosi napoletani, a bordo di mezzi privati, si sono incrociati con altrettanti tifosi di calcio della Lazio, che si stavano recando a Lecce. Una parte delle due tifoserie è dapprima venuta alle mani, poi ha cercato di speronarsi a vicenda con i veicoli. I poliziotti della Questura di Napoli che stavano scortando i tifosi campani hanno cercato di sedare gli incidenti sparando anche alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Non potendo bloccare i tifosi del Napoli protagonisti degli scontri, gli agenti hanno dato l’allarme alla Questura di Taranto segnalando le targhe di sei mini-bus, i cui passeggeri avevano partecipato ai tafferugli e agli speronamenti. Mentre allo stadio di Martina Franca era in corso la partita fra la squadra locale e il Napoli, agenti della Questura di Taranto hanno ispezionato le aree di sosta riservate ai tifosi ospiti individuando tre dei sei mini-bus indicati dai colleghi di Napoli. Conclusosi l’incontro di calcio, i poliziotti hanno atteso che i passeggeri dei tre mini-bus raggiungessero la periferia di Martina e li hanno bloccati, scortandoli sino alla Questura di Taranto dove sono stati identificati e denunciati.
Il secondo episodio è invece avvenuto a Melfi, dove almeno cinque persone sono rimaste ferite (tra esse un bambino di nove anni) negli scontri durante Melfi-Potenza, match valevole per il girone C di quarta serie, sospeso al 37′ del secondo tempo dopo che un gruppo di tifosi potentini ha forzato un cancello che dava direttamente al campo di gioco ed ha tentato una invasione, fermata dall’intervento di polizia e carabinieri. Si tratta della prima partita sospesa dopo le nuove norme antiviolenza emanate da Governo e Figc.
Fatta menzione dei citati riprovevoli incidenti, andiamo a scandagliare, come di consueto, i numeri della domenica in serie C, soffermandoci solo sul girone B, visto che nella divisione ovest i dati che meritano attenzione sono appena due, vale a dire quello del ‘Comunale’ di Pistoia (4.084), dove era ospite il lanciatissimo Frosinone di Dino Pagliari, ed il ‘Martelli’ di Mantova (2.684).
Nel girone B numeri quantomeno più apprezzabili. Vediamoli. La palma dello stadio più affollato della terz’ultima domenica della ‘regular season’ va all’Euganeo di Padova per il match d’alta classifica con la Reggiana, dove pure le telecamere di Raisport Satellite non hanno scoraggiato i 6.972 presenti. Buon afflusso anche al ‘Neri’ di Rimini: per la capolista, ormai ad un passo dalla B, c’erano 6.000 tifosi; 4.000 invece, anche se il dato è ufficioso, allo ‘Zaccheria’ di Foggia. In 3.678 al ‘Tursi’ di Martina Franca per l’affascinante sfida (almeno per i tifosi locali) con il Napoli; 2.851 a Sora, dove era di scena la Samb, seguita da un migliaio di tifosi; 2.148 a Fermo ed anche in questo caso la rappresentanza ospite (avellinese) era nutrita. Chiudono il quadro della trentaduesima giornata gli spettatori di Ferrara (1.651), Giulianova (1.496) e Lanciano (1.436).