SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche per questa settimana vale quanto detto più volte in sede di presentazione dei turni di campionato che verranno: nel girone B regna sovrana l’incertezza, ancora troppo presto, nonostante le tre sole domeniche che ci dividono dalla conclusione della stagione regolare, azzardare pronostici circa l’esito dei piazzamenti play off e play out.
Breve preambolo per assegnare quattro particolari note di merito. A Rimini e Avellino perché stanno rendendo sempre più emozionante la lotta per il vertice, anche se i favori dei pronostici, dopo il nulla di fatto del ‘Partenio’, continuano ad essere appannaggio dei romagnoli; alla Samb – comunque vada a finire – autentica rivelazione del girone e alla Vis che, seppure vicina alla retrocessione (la ‘matematica’ però non è ancora d’accordo), continua a non voler falsare in alcun modo il regolare svolgimento del torneo. Complimenti vivissimi a tutte e quattro.
Ma ora addentriamoci nella giornata numero trentadue nella divisione est.
Segnatevi almeno quattro gare. Per una volta piuttosto che regalare la copertina agli incontri che vedono protagoniste Rimini e Avellino, accendiamo i riflettori sullo scontro diretto che vale la quarta o la quinta poltrona utile per gli spareggi ‘cadetti’: Padova-Reggiana. Le nobili decadute del pallone nostrano – vantano, in due, 19 tornei di A e 66 di B – non possono fallire l’appuntamento dell’Euganeo; entrambe ci arrivano dopo una vittoria scaccia-crisi.
In chiave play off riveste assoluta importanza la gara del ‘Neri’ tra il Rimini ed il Benevento. Se i biancorossi, dopo il pari ad Avellino, paiono avere ormai la strada spianata per quanto concerne la promozione diretta – anche se, viste le continue sorprese di cui la stagione in corso è sempre stata foriera, vale la pena andarci cauti – i sanniti contro il Sora hanno malamente sprecato l’opportunità di poter salire in Romagna senza l’assillo del risultato a tutti i costi. Per la squadra di Sergio la lotta per un piazzamento d’èlite si è assai complicata, a meno che non intenda ripetere l’impresa di Padova.
Tre ‘testacoda’ per le altre nobili compagini del girone. L’Avellino, priva di Moretti e Cecere (per il difensore ed il portiere stagione ormai finita; distorsione al ginocchio per il primo, stiramento agli adduttori per il secondo), sale a Fermo. Inutile rimarcare come – da un lato per tentare nuovamente di acciuffare il Rimini, e dall’altro per non farsi prendere dal Napoli, terzo, a quattro lunghezze – l’unico risultato utile per i biancoverdi sia la vittoria. Ma pure i canarini sono con l’acqua alla gola; il quint’ultimo posto ed un girone di ritorno sempre più disastroso sono biglietti da visita tutt’altro che rassicuranti al cospetto della ‘corazzata’ di Francesco Oddo. Il mister fermano Marco Cari, tra l’altro, sembra rischiare molto se non dovesse fare risultato contro i campani.
Il Napoli è ospite del Martina che avendo perso a Pesaro, incappando nella seconda sconfitta del girone di ritorno, si è assicurato un finale di stagione tutt’altro che tranquillo: un successo ai danni dei partenopei, che invece potrebbero ulteriormente alimentare il sogno di agganciare il secondo posto, riconsegnerebbe alla classifica dei pugliesi connotati più rassicuranti.
Samb di scena a Sora. Partita dalle mille insidie e non solo perché negli ultimi due campionati i rossoblù in Ciociaria hanno raccolto un pareggio ed una sconfitta, ma anche per via dell’impellente necessità di punti della banda Capuano. Nonostante la difficile situazione societaria in riva al Liri si stanno coltivando, domenica di domenica, propositi di salvezza diretta. Non possono assecondare tale intento Colonnello e soci, vicini ad un’impresa (leggi play off) storica. Ci mettiamo in viaggio verso Sora con un cruccio: quanto si farà sentire l’assenza di Leon?
Una sola partita del turno numero trentadue non pare avere grossi motivi di interesse: Foggia-Teramo. Sia i rossoneri che gli abruzzesi sono infatti molto vicini al traguardo chiamato salvezza. Probabile che alla fine non si facciano male.
Più di un motivo invece nei restanti incontri in programma. Obiettivo: evitare il ‘baratro’. Il Cittadella gioca al ‘Biondi’ contro un Lanciano che oramai non ha più nulla da chiedere al proprio torneo, a meno di miracoli; i granata debbono invece completare l’ennesimo ‘capolavoro’, per il quale manca davvero una manciata di punti.
Giulianova e Chieti al contrario, rassegnate ai play out, se la vedono rispettivamente con Vis Pesaro (al ‘Fadini’) e Spal (al ‘Mazza’). Incontri dall’esito comunque non scontato, visto che estensi e marchigiani non disdegnano affatto qualche punto; i primi per mettersi al riparo da sorprese dell’ultima ora, i secondi per continuare a serbare speranze nella ‘folle’ impresa: il raggiungimento del penultimo posto.