*Il 25 Aprile 1945 segna l’inizio della storia democratica dell’Italia fondata sulla libertà, la pace, il lavoro, la solidarietà, la tolleranza.
Su questi valori è stata costruita la Costituzione del 1° gennaio 1948, che ha permeato le istituzioni democratiche, le leggi e le conquiste civili e sociali.
Il 25 Aprile è quindi una data fondamentale nella storia del nostro Paese, una memoria da non disperdere e tanto meno da cancellare per puro calcolo opportunistico.
La ritrovata libertà e il riscatto dell’Italia nello scenario internazionale del dopoguerra nascono anche dal sacrificio di vite umane offerto dalla Resistenza.
Questo sessantesimo anniversario deve essere una giornata di gioia, da vivere come sentimento comune, in cui gli italiani riconoscano la propria identità, nel ricordo di esperienze sofferte e superate insieme.
Nella democratica competizione politica, l’Italia ha consolidato e maturato la sua democrazia: dobbiamo continuare lungo questa strada per ottenere ulteriori traguardi di giustizia sociale e di diffuso benessere.
Sono obiettivi possibili se manterremo ferma l’unità attorno ai valori della Carta costituzionale, un bene prezioso che va difeso e salvaguardato. La nuova Europa politica, che abbiamo contribuito a costruire da protagonisti, chiede all’Italia un impegno forte per una maggiore crescita economica e sociale e un’azione efficace per promuovere la pace nel mondo.
Le Marche, così come le altre Regioni italiane, vogliono cooperare con lo Stato per raggiungere questi traguardi e rafforzare l’unità nazionale e la coesione sociale.�?
*Gian Mario Spacca, presidente Regione Marche