CUPRA MARITTIMA – E’ in calo la Cuprense. Ha disputato un girone d’andata da leoni e un girone di ritorno al di sotto delle proprie potenzialità. Tanto da mettere in pericolo la conquista del titolo. La diretta inseguitrice, ossia la Sangiorgese, ha approfittato di ogni passo falso dei gialloblu fino a giungere a meno sei lunghezze da essi a tre gare dal termine della stagione.
La prima parte del campionato è stata condotta dalla troupe di mister Clerici con ardore, spirito di agonismo e desiderio di tornare alla ribalta in seguito alla retrocessione dell’anno precedente (dalla Promozione alla Prima Categoria). I risultati ne sono stati la prova diretta. Undici vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta con l’Acquasanta alla penultima di andata. Totalizzando ben trentasei punti con una media di due reti a partita e dodici incassate.
La seconda parte ha visto la Cuprense riprendere il ritmo, dopo la sosta natalizia ma l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito anche le Marche con il ripetitivo rinvio delle gare ha abbassato i toni dei gialloblu. Sono susseguiti mesi avidi di risultati, da febbraio ad aprile si sono registrate soltanto due vittorie. Nel girone di ritorno i punti calcolati sono stati ventidue ben quattordici in meno rispetto all’andata. Appena una media di un gol a partita con otto reti incassate (mancano tre incontri).
Contro la Ripa, in casa degli amaranto, la Cuprense ha l’obbligo del successo pur sapendo le difficoltà dell’incontro. Avendo il fiato sul collo della Sangiorgese (impegnata in trasferta con il Pagliare) non può permettersi ulteriori errori. Un’ altra distrazione e il titolo potrebbe cadere in altre mani. Mister Clerici ha l’indomito compito di preparare una gara perfetta senza sbavature. Occorre solo vincere anche se l’avversario, impegnato nel consolidamento del posto play off, non sarà così facile da superare.