SAN BENEDETTO – E’ una Samb in piena corsa per i play off – un punto dalla quinta e due dalla quarta – che però guarda con estrema apprensione all’infermeria. Bogliacino è a Rimini a curare la pubalgia (rientra giovedì, anche se le sue condizioni sono tutte da valutare), Zanetti domani mattina sottoporrà il proprio ginocchio ad intervento chirurgico presso l’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto, mentre Da Silva solo alla ripresa degli allenamenti, prevista per domani pomeriggio, saprà se la fasciatura rigida al dito della mano sinistra, andrà sostituita con il gesso oppure no.
Le condizioni del calciatore paraguiano tengono con il fiato sospeso l’intero staff rossoblù, visto che non è remota – come ieri stesso ha ammesso l’allenatore Davide Ballardini – la possibilità di un suo stop (di qualche settimana), proprio nel momento topico della stagione. Sarebbe l’ennesima disdetta, anche alla luce degli stenti con cui la Samb va in rete: quello rivierasco, con 29 centri, è il peggior attacco tra le prime sette della classe. Solo il Benevento, appaiato anch’esso in classifica al sesto posto, ha fatto peggio (26).
Ed i timori si ingigantiscono ulteriormente se pensiamo che proprio due giorni fa il calciatore sudamericano si era sbloccato. Giunto dal Foggia in gennaio, Da Silva ha aspettato quasi sette mesi per riprovare la gioia di un gol: nello spicchio di stagione pugliese, infatti, aveva iscritto il proprio nome a referto in una sola circostanza, in quel di Reggio Emilia, al debutto in campionato. Era il 12 settembre. Un’eternità.
“Sono molto dispiaciuto e preoccupato – dice Alejandro – domenica è finalmente arrivato il gol, ma anche l’incidente alla mano. E’ successo a metà primo tempo, Leon stava battendo un calcio di punizione ed io, in area di rigore, nel tentativo di liberarmi dalla marcatura di un avversario, sono scivolato e cadendo, ho messo male il dito della mano sinistra. Ho fatto tutto da solo, nessuno mi ha toccato. Rammarico doppio�?.
Lo sfortunato episodio non ha impedito all’attaccante rossoblù di continuare la propria partita e di regalare alla Samb un gol che avrebbe potuto rivelarsi pesantissimo. “Avevo molto male al dito – continua Da Silva – ma ci tenevo troppo a restare in campo. Se ho pensato alla mano al momento del tuffo di testa vincente? Per niente. Ero troppo ‘caldo’ e concentrato in quel frangente, ho solo pensato che quella palla dovevo buttarla dentro�?.
Nel secondo tempo è arrivata la sostituzione. Proviamo a chiedere a Da Silva se ha influito, nella decisione del tecnico Ballardini, l’infortunio alla mano. “No, lo escludo. Ero riuscito a rimanere in campo sino a quel momento, piuttosto credo che il mister abbia pensato che fossi stanco. Rispetto al sua scelta, in ogni caso. Ci mancherebbe�?.
Domani, come detto, lo staff medico rossoblù valuterà il da farsi, anche se in proposito Alejandro ha le idee molto chiare. “Spero – sentenzia convinto l’attaccante paraguaiana –che possa essere evitata l’ipotesi gesso. Anzi, sono convinto che faremo di tutto perché ciò avvenga. Deve esserci un’alternativa per poter giocare comunque, anche perché dovessi fermarmi, sarebbe veramente brutto. Sono rimaste cinque partite molto importanti per i play off e siamo in corsa come tante squadre a lottare per due posti. Non voglio nemmeno pensare all’ipotesi di un mio eventuale forfait. Sostituti all’altezza? Certo che ce ne sono, siamo in tanti e tutti bravi, ma prima di fare certi discorsi voglia sapere con esattezza cosa accadrà�?.