Si intuisce subito quale sarà il tema della gara: la Samb avrà pochi spazi perché il Chieti, consapevole dell’inferiorità tecnica, si accampa nella propria metà campo, pur senza fare un vero e proprio catenaccio. Anzi l’impostazione, pur prudente, non gli impedisce di essere più pericolosa della Samb nella prima frazione. I neroverdi con Guariniello e Saverino impegnano severamente Mancini in due circostanze e possono obiettivamente reclamare per un rigore non concesso al 20’ per fallo in area di Taccucci su Lacrimini. Almeno così è apparso dalla tribuna. Un’altra gara nella ripresa, esattamente da quando Da Silva porta in vantaggio i rossoblù. I quali insistono per raddoppiare approfittando dei maggior spazi ma l’intenzione viene stoppata da un gol tanto bello quanto improbabile del teatino D’Aniello. Quinto gol subito in casa dalla Samb da tre portieri (due da Di Dio, uno da Cortelli, due da Mancini, zero dal ‘titolare’ Spadavecchia). veramente pochi e sempre da squadre ‘piccole’, Padova a parte. Nel finale una Samb arrembante e un po’ sfortunata non riesce a riportarsi in vantaggio. Il risultato è comunque giusto se si considera il bel primo tempo del Chieti, principalmente per le occasoni create. Dopo i risultati odierni è piena bagarre per i play off, sono rientrati in gioco anche Benevento e Lanciano, il traguardo è ad un punto. Situazione ancor più ingarbugliata se, come prevedibile, il Napoli batterà il Padova. Il rammarico per noi sarà ancora più grande perchè, battendo il Chieti, avremmo raggiunto il 4° posto in classifica. Una piccola obiezione per mister Ballardini: pur conoscendo bene il passato di Martini (tantissime partite da ala pura) perché non ha oggi inserito, sin dall’inizio, l’ex pesarese al posto di Tedoldi o Dominguez?
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come facciamo a vincere una partita senza attaccanti.
Ci mancavano Bogliacino e Cigarini, ma perchè far giocare al loro posto, gente che erano mesi che non giocavano ?
Evidentemente nonostante ciò che dicono non vogliono andare ai play off.
E questo pensiero ha fatto si che ci fossero poche persone allo stadio.
Sono quasi d’accordo per l’aspetto tecnico, molto meno per la seconda insinuazione. Una società che si è finora dimostrata brava ma non danarosa (come ha spesso ammesso) quali motivi avrebbe per rinunciare ad due o quattro super incassi sicuri. Napoli e Avellino garantirebbero il pieno al “San Paolo”, al “Partenio” e al “Delle Palme”. Se non altro potrebbero servire per la campagna acquisti 2005-2006.
Nazzareno Perotti