SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un folto pubblico è accorso lungo il lungomare di San Benedetto e soprattutto in prossimità dell’arrivo in occasione delal tappa della Tirreno-Adriatico che per il 40° anno consecutivo si è conclusa a San Benedetto. In una giornata che ha omaggiato l’incombente primavera, il ciclismo ha visto sfrecciare i due più grandi velocisti degli ultimi vent’anni: “Re Leone�? Cipollini, giunto secondo nella tappa in linea (ex campione del mondo e vincitore della Milano-Sanremo, ha 38 anni ma è ancora ai vertici) e definito dalla critica come, probabilmente, il più forte velocista di ogni tempo; e “AleJet�? Petacchi, primo, l’uomo capace di vincere nove tappe in un solo Giro d’Italia, il più degno erede delle glorie del vecchio leone Cipo. Abbiamo chiesto ad alcuni appassionati che si trovavano lungo il percorso le loro impressioni circa la Tirreno-Adriatico e il ciclismo in generale.
Appostato poco dopo il traguardo abbiamo incontrato Luigi Coccia di Pagliare, un supertifoso della Samb ma anche del ciclismo: “Per me è un appuntamento quasi fisso. Sono convinto che vincerà Petacchi – ha predetto – ma il Re Leone dei tempi belli gli era superiore. Del passato ricordo con piacere Gimondi.�? Anche diverse signore erano presenti lungo il percorso: appassionate di ciclismo o incuriosite dagli occhi belli degli uomini volanti.
Manuela Castelletti di Grottammare, ad esempio, segue la tappa di San Benedetto “da cinque anni. Seguo spesso il Giro: il mio campione preferito era Marco Pantani, adesso rimpiazzato da Oscar Freire�? (vincitore della Tirreno-Adriatico 2005, ndr).
Molti i tifosi giunti dall’hinterland: Lorenzo Panichi è di Ancarano e ci ha detto di essere “un appassionato di sport in genere e quindi anche di ciclismo. Sicuramente il doping ha ridotto la popolarità di questo sport. Amavo Moser, mentre mia moglie era una ‘saronniana’. Attualmente Cunego è superiore a tutti e fa dimenticare la scomparsa di Pantani.�?
Tra i presenti, c’erano molti ciclisti amatori: Gianni Vitali della Crocearcobaleno di Petritoli e il direttore sportivo Chico Tomassini: “Per noi la tappa di San Benedetto è un appuntamento fisso. Senza di questa perderemmo qualcosa – ci hanno detto – Siamo tifosi di Cipollini per quello che ha fatto.�? Differenziate le opinioni rispetto ai nuovi corridori: apprezzano “Il Piccolo Principe�? Cunego ma lo ritengono “calcolatore�? e “poco spettacolare�?, mentre il loro cuore batte per “La Pulce dei Berici�? Sella, un combattente.
Erano presenti anche delle ex cicliste professioniste, seppur giovanissime: Valentina Petrucci di Sant’Elpidio a Mare e Silvia Trovellesi di Porto Sant’Elpidio. Valentina correva per la Val Vasone di Pordenone, Silvia per la Polisportiva Desenzanese di Bergamo. “Veniamo sempre a San Benedetto – dicono – Tra i campioni di oggi ci dividiamo tra Ivan Basso e Damiano Cunego. Ma noi eravamo due passiste!�?
C’è anche chi il ciclismo non lo segue abitualmente ma data la vicinanza ha approfittato per dare un’occhiata, come il giovanissimo Gherardo Remia di Grottammare: “Sto qui un po’ casualmente. Tifo per Cipollini, perché ricordo ancora la volata con cui vinse il Campionato del Mondo.�?
E via, a pedalare. (ppf)