*Alcuni mesi or sono avevo evidenziato con una mia nota il “silenzio” assordante degli enti e delle associazioni che in qualità di soci ben poco hanno fatto per permettere all’attuale consiglio di amministrazione di operare con la dovuta e necessaria tranquillità. Un silenzio che non è coinciso con “il rumore” delle polemiche che hanno invece caratterizzato il Centro Agroalimentare. L’immobilismo, soprattutto nella gestione di un centro che deve essere il “motore” del distretto agroindustriale sambenedettese non è assolutamente accettabile. Come Consorzio di operatori Ortofrutticoli, dopo aver operato per anni in via Toti, credevamo di trovare nel Centro Agroalimentare un luogo ove sviluppare al meglio le nostre iniziative imprenditoriali. Purtroppo questo non è avvenuto, forse per la volontà di qualcuno che intende “approfittare” dell’attuale situazione aziendale per fini diversi da quelli che hanno portato lo Stato a realizzare strutture come quella di Porto d’Ascoli. I nostri timori sono legati alla variazione che l’assemblea dei soci è chiamata a decidere in merito alla ragione sociale dell’azienda che da società consortile dovrebbe mutare in società per azioni. Fino ad ora, le nostre posizioni sono state sempre prese debitamente in considerazione dal Consiglio d’Amministrazione che ha coniugato le esigenze delle piccole e piccolissime aziende dell’ortofrutta con gli impegni che una società consortile con un capitale a maggioranza pubblico richiede. In futuro, ci chiediamo, quale sarà l’impegno degli amministratori per supportare la crescita delle aziende che operano all’interno del centro. La modifica della ragione sociale della società potrebbe far venir meno, a nostro avviso, i principi ispiratori che hanno avuto i legislatori al momento della stesura della norma che ha istituito i centri agroalimentari italiani. Il Centro agroalimentare di San Benedetto del Tronto, come del resto gli altri sorti in Italia, è nato proprio per supportare lo sviluppo delle piccole e piccolissime aziende, così vogliamo che rimanga anche in futuro senza che le liti tra politici e le dubbie aspirazioni di alcuni possano far venir meno gli obiettivi che questa struttura deve garantire.
*Nazzareno Ascani, presidente Consorzio Ortofrutticoli Commercianti Sambenedettesi