SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Almeno tre le partite che meritano la ribalta nel turno numero 26 del girone B di terza serie. Stiamo parlando di Benevento-Napoli, Padova-Avellino (sarà il posticipo televisivo) e Teramo-Samb, incontri che potrebbero rappresentare il trampolino di lancio per lidi migliori oppure l’abbandono (o quasi) di qualsivoglia obiettivo ambizioso da parte delle contendenti in questione. Facile capire il perché: a nove partite dal termine della stagione regolare e con il campionato che vive su equilibri a dir poco precari, fallire gli appuntamenti con le dirette concorrenti può davvero costituire un fardello difficile poi da scrollarsi di dosso. In tal senso dando un’occhiata alle zone infime della graduatoria spiccano, nel quadro dell’ottavo turno del girone di ritorno, anche gli “spareggi�? Sora-Vis e Fermana-Giulianova.
Ma andiamo con ordine. Fari tutti puntati sul derby campano del Santa Colomba, dove il Napoli torna a distanza di tre stagioni: nell’annata 2001-’02 infatti i partenopei, allora in B, furono ospiti dell’impianto sannita per otto giornate, a causa dell’inagibilità del San Paolo dopo i danni procurati dell’alluvione. Per l’occasione si preannuncia una cornice di pubblico imponente – si sta andando verso il tutto esaurito – con le due squadre che battaglieranno per i play off; anche Sergio infatti, mister giallorosso, in settimana ha dichiarato di voler puntare alle prime posizioni. A guardare i numeri non possiamo dargli torto: la sua media punti, da quando si è insediato sulla panchina sannita, è di 2,5 a partita, la stessa di Edi Reja, al quale nella circostanza mancheranno due pedine importati quali Fontana e Abate.
Lunedì sera si accenderanno i riflettori di Raisat per l’incontro dell’Euganeo – scongiurata l’ipotesi della squalifica dopo i cori contro le forze dell’ordine da parte dei sostenitori patavini – tra il Padova e l’Avellino, costretto a tentare il tutto per tutto se intenzionato a (ri)alimentare propositi di primato. Sarà interessante constatare quanto peserà l’inaspettato capitombolo al Partenio contro il Benevento. Gli uomini di Ulivieri d’altro canto non possono certamente avere un approccio alla gara tanto differente, visto che si tratta dell’ultima chance per rientrare nella lotta play off. Un match insomma da dentro o fuori.
Vale il medesimo ragionamento per il “derby�? abruzzese-marchigiano tra il Teramo e la Samb. I biancorossi sono all’ultima chiamata utile per tentare di agganciare il quinto posto; per i rossoblù una vittoria al Comunale sarebbe un ottimo trampolino di lancio in vista del doppio impegno campano (Avellino al Partenio e Napoli al Riviera). I due allenatori hanno problemi di formazione – defezioni da ambo le parti – ma siamo sicuri che, in virtù della posta in palio, ci sarà da divertirsi.
La capolista Rimini, impegnata a difendere il punticino che la separa dall’Avellino, è atteso da un compito tutt’altro che semplice, ovvero affrontare al Neri – secondo match interno consecutivo – il sorprendente Martina di Sauro Trillini. Probabilmente i pugliesi, seppur privi di Orazio Mitri, giocheranno in maniera più sbarazzina rispetto alla Fermana che abbiamo visto all’opera in Romagna lunedì scorso, dunque Ricchiuti e compagni potrebbero avere meno problemi a finalizzare la manovra. Martina permettendo, chiaramente, anche perché i biancazzurri non mandano giù un dispiacere dall’ultima gara del girone di andata. Tradotto: è l’unica squadra, proprio come il Rimini, ad essere ancora imbattuta dopo il giro di boa.
La Reggiana, uscita malconcia dal Riviera, riceve un Chieti messo ancor peggio. I granata dovranno risollevarsi dopo il punto raccolto nelle ultime due esibizioni: per nulla semplice, alla luce delle assenze di Giandomenico (ne avrà per quindici giorni) e Napolioni.
Partita delicata anche per il Lanciano, reduce dalla fallimentare trasferta di Martina Franca. Al Biondi è di scena l’�?incompiuto�? Foggia di Morgia che pur sfoderando un Cellini formato super – è il miglior marcatore del torneo se relazioniamo i suoi 11 centri ai 13 gettoni collezionati – si ferma sempre sul più bello; la classifica è perennemente anonima e converrà pensare soprattutto alla salvezza. Quanto ai frentani, i tifosi sperano che torni al gol Soncin, visto che delle 7 reti messe a segno nel girone di ritorno, 6 portano la sua firma. “Cobra�? pensaci tu!
Altra formazione stabile nel limbo di mezzo, la Spal che al Mazza riceve uno scorbutico Cittadella. I veneti, 7 punti nelle ultime tre gare, vengono da un en plein di successi nelle apparizioni di Chieti e Pesaro: non c’è due senza tre?
Fermana e Giulianova vivranno una domenica delicata al Bruno Recchioni. Nonostante i canarini abbiano corroborato la classifica con il prezioso pari di Rimini, non possono dirsi completamente fuori dalla lotta per il mantenimento della categoria; gli abruzzesi invece hanno vissuto l’ennesima settimana di polemiche in merito al rapporto, ormai non più idilliaco, tra gli ultras giallorossi ed il presidente Quartiglia, intenzionato a passare la mano a fine campionato.
Match palpitante anche quello tra Sora e Vis Pesaro. I ciociari – Di Pucchio “debutta�? al Tomei – con una vittoria hanno la possibilità di condannare di fatto i marchigiani alla retrocessione diretta, visto che porterebbero il distacco in graduatoria a sette lunghezze. I biancorossi del nuovo allenatore Agostino Iacobelli – non vorremmo essere nei suoi panni… – hanno invece il dovere di rinfocolare le residue speranze…play out: servirà un successo esterno. A complicare le cose però il lungo stop, pari a tre giornate, inflitte dal Giudice Sportivo a Parente, uno dei pochi in grado di impensierire le retroguardie avversarie.