SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 6 marzo 2005, Sambenedettese-Reggiana. L’auspicato pienone in vista dell’ultimo treno play off a disposizione paventato dal sodalizio di Viale dello Sport non si realizza: sugli spalti ci sono all’incirca 3.500 spettatori, dunque in linea con gli ultimi dati, con 250 sostenitori ospiti presenti con i gruppi Teste Quadre, Gruppo Vandelli, Ultras e Gruppo Alcoolico. Insieme ai tifosi rivieraschi c’è una nutrita delegazione di riminesi con gli striscioni di Falange d’Assalto e Gruppo Comodo al seguito. Colpo d’occhio al di sotto delle aspettative da parte dei distinti che si fanno notare solo per il consueto folklore dei Giullari.
Entrano le squadre in campo: fumogenata rossoblù nella curva Massimo Cioffi, torce e bandiere e due aste granata al vento per gli emiliani. Gli ex Borneo, Cottini e Napolioni in apertura si recano sotto la Nord per ricevere altrettante sciarpe dagli ultras di casa che sul secondo anello scrivono “Il passato non si dimentica…�?; minuto di silenzio in onore dell’agente Nicola Calipari, morto in occasione della liberazione in Iraq della giornalista de “il Manifesto” Giuliana Sgrena. Altro messaggio quello indirizzato ad un tifoso rientrante da una diffida che recita “La tua lotta non finisce qua contro la diffida…per sempre ultrà. Bentornato Chri!�?.
Molto colorato lo spicchio di curva Sud presenziato dai granata che librano in aria i propri vessilli in maniera incessante ed eseguono una bella sciarpata dopo pochi minuti dal via delle ostilità. Bandieroni in vista anche per il settore di casa che nonostante mostri spazi vuoti sugli esterni parte molto forte nel sostegno agli 11 di casa, alternando cori spezzati ad altri assai prolungati, battimani e l’immancabile chiassoso rullio di tamburi. Ennesimo messaggio su carta per la Nord, stavolta in riferimento all’appello lanciato dalla società: “Volete la Fossa dei Leoni? Noi ne vogliamo undici!�?.
Se la Curva Cioffi – la sua prima sciarpata è del trentesimo minuto – si mantiene su standard di tifo più che discreti per l’intera prima frazione di gioco, il dirimpettaio settore granata risulta incisivo, sotto l’aspetto canoro, a intermittenza, anche se in quanto a colore è costantemente all’altezza della situazione.
Si scalda l’intero Riviera delle Palme sul finire di primo tempo quando una calibrata punizione di Leon viene letteralmente sradicata dall’incrocio dei pali dall’estremo difensore ospite Paoletti, contestatissimo dallo stadio di casa, in virtù delle reiterate perdite di tempo. Tribuna e distinti si infiammano e con le mani accompagnano i cori della Nord che pregusta il gol del vantaggio; attacca la Samb, forte anche dell’incitamento dei propri tifosi, ma non riescono a scardinare la compatta difesa ospite, la quale peraltro può beneficiare di uno dei portieri più forti della categoria.
Terzo messaggio su carta della giornata srotolato in apertura di secondo tempo, firmato dalla Nuova Guardia: “E dopo 2 anni…bentornato Francesco!�?. Poi un coro a favore del Rimini ed un altro, il primo, contro la Reggiana.
Si scalda ancora il delle Palme per una serie di falli granata non sanzionati dal direttore di gara. Intanto cresce il tifo della Nord, in concomitanza con il forcing di Colonnello e soci che però non riescono a bucare la retroguardia emiliana: la curva Cioffi all’unisono accompagna con lo scoppiettio delle mani il prolungato canto ritmato. Continuano d’altro canto a non convincere pienamente Teste Quadre e c. che non smettono di sostenere i propri beniamini ma non lo fanno con la necessaria convinzione e intensità.
A metà ripresa nuovo striscione da parte dell’Onda d’Urto: “Morcone…nessun rancore!�?. Nel frattempo la Samb in avanti continua a collezionare rimpianti – doppio palo griffato dalla sfortunata coppia Bogliacino-Da Silva – ma il gol del vantaggio è oramai nell’aria e quando “Super-Mariano�? Bogliacino gonfia la rete – un gol davvero superbo per il fuoriclasse uruguaiano – il Riviera esplode in un urlo liberatorio ed i canti della Nord diventano ancora più roboanti. Pur senza strafare gli ospiti – alcuni coraggiosi intanto si sono denudati sfidando il freddo pungente della riviera – continuano a sostenere la squadra.
Ma il Riviera tutto pregusta la vittoria dei padroni di casa – Leon colpisce un altro legno – e non si fa pregare più di tanto nell’aiutare la Nord che non ha smesso un attimo di cantare a squarciagola e si rende protagonista di battimani a tutta curva. Messaggio a sfondo “politico�? da parte di Onda e soci quello che fa “U.S.A. born to kill�?.
Nel finale il Tempio del Tifo non si concede pause – va in onda la seconda sciarpata della giornata – e riesce a coinvolgere tutti i settori: lo stadio è una bolgia e la Samb odierna, onestamente, se lo merita. Si soffre, come è naturale in simili circostanze, ma il pubblico rossoblù può finalmente esultare quando l’arbitro decreta la fine dell’incontro. Epilogo che si concretizza con i cori di giubilo diretti alla squadra ed i ripetuti sfottò, da ambo le parti.