SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piero Fassino apre la volata dei Democratici di Sinistra in vista del traguardo elettorale del 3 e 4 aprile. Il segretario nazionale della Quercia è intervenuto questa mattina, presso la sala del cinema Calabresi, all’inaugurazione ufficiale della campagna elettorale del partito. Presenti all’appuntamento il candidato consigliere regionale nella circoscrizione di Ascoli Piceno, Luciano Agostini. Ad aprire l’incontro il segretario della federazione picena dei DS, Giovanni Gaspari, che ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori del Conad che vedono a rischio il proprio posto di lavoro. Successivamente è intervenuto il neo segretario dell’Unione comunale dei Ds, Felice Gregori, che ha voluto ricordare la figura di Nicola Calipari, l’agente del Sismi scomparso tragicamente in seguito alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Il folto pubblico presente in sala ha accompagnato con un lungo applauso le parole di Gregori.
Luciano Agostini, candidato consigliere regionale nella circoscrizione di Ascoli Piceno, ha chiamato a raccolta il popolo del centrosinistra: “Siamo la prima forza della Regione e del Paese. Vogliamo confermare questo primato. Sarà una campagna elettorale breve ma intensa, perciò dobbiamo fare in modo che il nostro messaggio agli elettori sia efficace e immediato. Negli ultimi cinque anni il centrosinistra ha dimostrato di avere le carte in regola per continuare a governare le Marche. Abbiamo lavorato con efficacia per sostenere lo sviluppo e per il risanamento finanziario. Il punto forte della coalizione è stato la ricerca della coesione sociale. Non possiamo fermarci, è necessario portare avanti i nostri programmi. Il sud delle Marche stenta ancora e risente pesantemente della crisi congiunturale del settore produttivo piceno. In due anni sono andati persi 5.500 posti lavoro. Per questo occorre metter mano a politiche di equilibrio per affrontare in modo costruttivo la crisi economia della nostra provincia”.
Lungo ed articolato l’intervento del segretario nazionale Piero Fassino: “Le elezioni regionali – ha esordito – sono un tornante essenziale in vista dell’appuntamento elettorale del 2006. Le Regioni oggi hanno molti più poteri rispetto al passato. Tutti i passaggi elettorali degli ultimi tre anni hanno dimostrato che c’è un deciso spostamento dell’elettorato verso il centrosinistra. Questo significa qualcosa: se gli elettori hanno scelto di premiare la nostra coalizione, è perché vedono in noi una guida più affidabile”.
“Il centrosinistra si presenta agli elettori unito e coeso” ha aggiunto Fassino. “Dopo aver perso le elezioni del 2001 a causa delle troppe divisioni, siamo tornati a condividere un progetto comune. Ulteriore segnale di questa ritrovata unità e l’aver riproposto la lista Uniti nell’Ulivo. Quanto al nostro partito, dopo lo smarrimento del 2001, si è ricostruito ed è diventato di nuovo la forza trainante della coalizione e punto di riferimento per milioni di elettori. Ora, in questa campagna elettorale dobbiamo mettere in campo tutte le nostre energie. Non diamo per scontata la vittoria, è necessario far capire alla gente che votare destra e sinistra non è la stessa cosa. Quando i giovani mi chiedono cosa significa essere oggi di sinistra, rispondo che vuol dire battersi perché nessuno si senta solo”.
Fassino ha gettato uno sguardo verso il panorama politico nazionale: “La destra ci lascia un paese in ginocchio, che si sente più solo e insicuro. L’Italia è un grande paese, come spesso ripete il presidente Ciampi: purtroppo chi è lo guida è piccolo. Il governo Berlusconi ha dimostrato di aver totalmente disatteso le promesse fatte nel 2001 e ora ci consegna un paese in grande difficoltà. L’economia è ferma, i giovani non vedono prospettive perché il lavoro è precario, la scuola con la riforma Moratti ha fatto notevoli passi indietro. Noi abbiamo le idee e un progetto credibile per rilanciare il paese. La nostra classe dirigente è valida e preparata, come stanno dimostrando le Amministrazioni di centrosinistra che guidano i governi locali. Ci sono tutte le premesse perché gli elettori diano fiducia alla coalizione di centrosinistra”.
Il segretario dei Ds ha concluso il suo intervento soffermandosi sugli scenari di guerra in Iraq: “I tragici avvenimenti di questi giorni hanno accelerato l’esigenza di trovare una soluzione politica efficace per avviare il processo di democratizzazione in Iraq. Sull’episodio dell’uccisione di Calipari, chiediamo che si faccia luce, non per strumentalizzarlo a fini politici ma solo per conoscere la verità”.