GROTTAMMARE – Mentre il caso Mazzagufo-Marconi arriva sulla scrivania del Ministro dell’Interno Pisanu, a Grottammare c’è chi prende spunto dal clamore della vicenda per rivendicare i propri diritti. Serafino Bruni, grottammarese di professione pescatore, ha dal 2002 una regolare licenza per esercitare attività di pescaturismo (ovvero ospitare nelle proprie imbarcazioni i turisti, portarli al largo, pescare, ritornare a riva dove in un’apposita struttura poter cucinare il pesce catturato, esclusivamente per i turisti precedentemente trasportati).
“Anch’io ho diritto di lavorare!�?, afferma Bruni. “La mia non è una rivendicazione politica, ma ci tengo a precisare che a Grottammare siamo in due ad avere la licenza di pescaturismo, e soltanto il marito della vicesindaco può esercitare questo lavoro.�?
Perché, allora, Serafini non partecipò al bando del Comune di Grottammare (pubblicato nel BUR Marche del 17 aprile 2003) che rilasciava una concessione demaniale per l’esercizio della pescaturismo?
“Io non ne seppi nulla – spiega Bruni – sul giornalino del Comune non venne scritto nulla, e non si posero i soliti manifesti per le strade. Ho saputo dell’assegnazione a giochi fatti.�?
“Ho un rospo dentro – continua Bruni – ho appena pagato 380 euro per la licenza, più tutte le spese annuali per mantenere l’imbarcazione adatta all’attività, ma da quattro stagioni non faccio altro che pagare. Addirittura ogni anno mi telefonano dalla Provincia per sapere come è andata la stagione!�?
Bruni chiede di poter svolgere quest’attività: “La piccola pesca è a rischio e questo lavoro rappresenterebbe il futuro per mio figlio, impegnato sempre nella pesca. Se è stata fatta una variante al Piano di Spiaggia per i box di 17 piccoli pescatori, non lo si può fare per me?�?
Bruni afferma di aver parlato più volte con il Sindaco Luigi Merli nel tentativo di ottenere una concessione demaniale. L’ultima sua richiesta è stata protocollata in Comune lo scorso 31 gennaio (vedi immagine). Se gli si chiede di spostare la sua attività nel porto di San Benedetto (attualmente non ha un posto barca) risponde che lui è di Grottammare, continua il lavoro del padre grottammarese e non vede perché deve abbandonare il suo paese. Inoltre, cosciente che l’attività di pescaturismo viene stimolata anche dalle istituzioni nazionali e regionali (“promuovere l’attività di pescaturismo, laddove questa esiste�?) Bruni chiede di poter esercitare la sua attività che “rafforzerebbe Grottammare anche in ambito di Bandiera Blu�?.
Una ulteriore polemica sulla pescaturismo a Grottammare. Ma almeno, qui, siamo sul concreto…