SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con l’intervista di questa settimana cerchiamo di comprendere meglio il mondo di chi fa e produce ‘cultura’ musicale e teatrale. Intervistiamo Gianluca Balestra, vice presidente e responsabile del settore teatrale della Leart’, una casa di produzione di spettacolo fondata nel 2001 a Grottammare, nata sulla scia dell’esperienza acquisita dai soci nella ‘progettazione’ di eventi, grazie anche alle competenze che il Presidente Vittorio Ciarrocchi, uno dei fondatori del Festival del Cabaret Amoremio! ha maturato nel corso dell’attività di organizzazione. Del gruppo fanno parte anche Michele Ceresiani e Pietro Paolo Bollettini.
Come ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo?
Tutto è cominciato nel 1996, anno in cui ho prestato servizio civile all’Assessorato alla Cultura del Comune di Grottammare. In quel periodo mi sono divertito come non mai, perché facevo parte di un piccolo team che con me ha gestito molte delle manifestazioni nate in quel periodo. Poi mi sono occupato di “Scena Picena”, il cartellone gestito dall’Amat e dalla Provincia di Ascoli Piceno per l’organizzazione degli spettacoli teatrali, e nel 2001 abbiamo costituito la Leart’.
Quali sono i vostri obiettivi?
La nostra è una casa di produzione di spettacolo, un’impresa teatrale che parte dall’esperienza legata alla comicità. Siamo molto sensibili ai giovani talenti, perché grazie a loro siamo usciti dall’anonimato e abbiamo avuto modo di farci conoscere. Il primo nome importante da noi prodotto è stata Cinzia Leone, ma lo spettacolo che ci ha lanciato definitivamente e che ha avuto oltre 200 repliche, è stato “Tina fai presto, tragedia comica per donna sola” con Lunetta Savino, scritto e diretto da Massimo Andrei.
Il vostro ultimo progetto è “Nati sotto contraria stella”. Come è nata l’idea di produrlo?
Abbiamo creduto subito nel progetto, nonostante ci siano state molte difficoltà. Prendendo spunto dal teatro elisabettiano, il regista Leo Muscato ha stato messo in scena la storia di Romeo e Giulietta. Ma non è una parodia: non si è mai caduti nella comicità più becera, basti pensare che Ruggero Dondi (Giulietta) non si è mai dovuto mettere la parrucca per essere credibile nel personaggio.
Cosa ne pensa delle produzioni ospitate nei nostri teatri?
Delle produzioni nazionali non posso che pensare bene. Nelle Marche abbiamo un grosso patrimonio a livello architettonico, Fermo e Ascoli su tutte, e quindi possiamo ospitare un’infinità di titoli.
Come è avvenuto l’incontro artistico con Linda, di cui voi siete i produttori?
È stato davvero un incontro fortunoso ma frutto anche di intuizioni felici: è cominciato tutto nel 2001, quando per metter su un concerto in spiaggia c’eravamo affidati agli organizzatori del Festival Voci Nuove; la musica doveva solo essere un sottofondo musicale per le nostre attività. Ma quando Linda è salita sul palco non potevamo ignorarla. Così è partita la collaborazione con l’MR studio di Pedaso e dopo tante vicissitudini è approdata nel 2003 a Sanremo.
Di cosa può essere stimolante occuparsi al giorno d’oggi?
Noi non puntiamo su questo o sul quel personaggio, vorremmo piuttosto affermarci come nuova realtà teatrale italiana. Cercheremo di proseguire le collaborazioni con due nuovi registi, Leo Muscato e Massimo Andrei, puntando sulla nuova drammaturgia o sulla rilettura dei classici. Sappiamo che è più facile emergere facendo teatro tradizionale, ma noi vogliamo crescere usando un nuovo linguaggio teatrale.
Ci sono dei finanziamenti per il vostro settore?
Per ricevere i fondi ministeriali del FUS, fondo unico per lo spettacolo, è necessario che una qualsiasi società abbia all’attivo almeno tre anni di spettacoli. Ci auguriamo di poter sfruttare queste agevolazioni nel 2005. Per il momento usufruiamo solo dei fondi degli enti locali.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Prossimamente produrremmo un altro lavoro di Massimo Andrei, “Prima jurnata”, tratto dal “Pentamerone” di Giovan Battista Basile, un letterato del ‘600 che ha nobilitato e tradotto i racconti da cortile che le donne campane usavano per intrattenere il popolo. Il debutto avverrà in Campania nell’estate 2005. (Stefania Palanca)