Turismo politico. Ho avuto modo in altre occasioni di esprimere il mio pensiero sulla necessità di unire in un corpo unico territori e… cervelli della Riviera delle Palme. Dopo la conferenza stampa che ha visto i rappresentanti di tre ruoli chiave come i sindaci di San Benedetto del Tronto e Grottammare e il presidente dell’Assoalbergatori testimoniare una ‘straordinaria’ unità di intenti stavo per ripetermi quando un lettore (Stefano Ricci) mi ha meravigliosamente anticipato, commentando il mio precedente ‘Disappunto’. Lo ringrazio per la… fatica che mi ha risparmiato e ve lo propongo integralmente: “Sarei contentissimo se due realtà così vicine e simili come San Benedetto e Grottammare, iniziassero a parlare la stessa lingua con l’apporto di una struttura tecnica, l’assoalbergatori, ciò sicuramente porterebbe benessere e posti di lavoro nel settore turismo. In realtà, anche in passato si poteva fare di anche di più. Un esempio su tutti, un PRG unico che avesse reso omogena la riviera fino anche a Cupramarittima con la divisione dei costi in percentuale tra i tre paesi, non sarebbe stato male vero? Le dirò di più, spero che arrivi presto il giorno in cui le amministrazioni di S.Benedetto, Grottammare, Cupra, Ripatransone, Acquaviva e Monteprandone raggiungano una maturità tale da ragionare come un unico agglomerato “metropolitano”, pur mantenendo viva la propria identità territoriale. Pensi ai vantaggi ed ai risparmi che potremmo avere noi cittadini/contribuenti. Ma sia l’appartenenza partitica dei tre, e questa pesa come un macigno, sia l’operato dei tre svolto finora, non dissolve la nebbia chiamata DIFFIDENZA che ho davanti agli occhi” Firmato Stefano Ricci
Farebbero comodo alla causa pareri sull’argomento, magari perchè in disaccordo, da parte di altri nostri lettori quotidiani che sono normalmente oltre duemila. Altrimenti io e Stefano Ricci (che non conosco personalmente) rischiamo di… montarci la testa.