SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non si placa la protesta dei concessionari di spiaggia contro l’aumento del 300% dei canoni demaniali che il Governo si appresta a varare. L’offensiva degli operatori balneari è ripresa in occasione della tradizionale fiera ‘Balnearia’ svoltasi dal 18 al 20 febbraio scorsi a Carrara. L’Assemblea straordinaria dei concessionari aderenti a FIBA Confesercenti, alla presenza di numerosi esponenti della regione Marche, ha ribadito la propria contrarietà all’imposizione di un aumento ritenuto assurdo e pesantissimo, che avrebbe l’unico effetto di compromettere la competitività dei concessionari di spiaggia italiani.
Giuseppe Ricci e Paolo Luzi Crivellini, rispettivamente presidente e segretario dell’Assoturismo regionale hanno ribadito le ragioni della protesta: “Dopo gli inutili tentativi d’instaurare un dialogo con le istituzioni e dopo gli sforzi fatti dalla nostra associazione per proporre misure alternative valide, che avrebbero garantito allo Stato introiti superiori rispetto a quelli necessari, ora è giunto il momento di protestare. Non si può più aspettare, perchè la stagione estiva è ormai alle porte e considerando anche che le Regioni, pur in assenza di un provvedimento ministeriale specifico, vogliono applicare per il 2005 l’aumento dei canoni”.
“Quello che temiamo – aggiungono i due esponenti dell’Assoturismo regionale – è che nel Governo ci sia una volontà ben precisa, anche se non confessata, di ostacolare la sopravvivenza dei piccoli e piccolissimi imprenditori del settore turismo, a tutto vantaggio dei grandi gruppi e delle società interessate a insediare o controllare grandi strutture turistiche”.
FIBA e Assoturismo Marche annunciano, infine, nuove iniziative di protesta: “Non demorderemo. Daremo vita a varie forme di protesta in tutti i comuni per far sentire la voce degli operatori ed ottenere un provvedimento più equo e condivisible”.