GROTTAMMARE – *Che le capacità di analisi del consigliere Raffaele Rossi fossero di poca virtù è notoriamente risaputo tra la cittadinanza grottammarese, ma che arrivasse a confondere le regole della circolazione stradale con tentativi vessatori nei confronti dei gestori della discoteca Sugo, veramente era inimmaginabile per chiunque.
Che il successo commerciale della discoteca Sugo generasse qualche piccolo problema di sicurezza nella viabilità è noto a tutti i residenti della zona, alle forze dell’ordine (leggi carabinieri e vigili urbani) e all’amministrazione comunale.
In ognuna delle ultime assemblee di quartiere tenutesi in zona Valtesino, la richiesta più pressante da parte di tutti i partecipanti è stata quella di arginare in qualche modo la maleducazione degli automobilisti che frequentano la discoteca.
L’amministrazione comunale ha dilazionato nel tempo ogni intervento restrittivo nei confronti di parcheggi selvaggi lungo la strada provinciale Valtesino, sperando in una autoregolamentazione dei giovani, ma, il protrarsi di uno stato di forte disagio dei residenti e di pericolo per la viabilità, di concerto con il comandante della stazione dei carabinieri di Grottammare e con il comandante della polizia municipale, si è deciso di procedere al posizionamento di un numero limitato di segnali, cercando di far coesistere la giusta voglia di divertimento dei giovani e la lecita attività imprenditoriale della discoteca Sugo, del cui successo commerciale l’amministrazione comunale è ben contenta, con le esigenze dei residenti di quel quartiere.
Invito il consigliere comunale Raffaele Rossi, comunque, a rimanere all’interno di una corretta dialettica politica. Alzare i toni utilizzando frasi al limite dell’ingiuria non serve a nessuno: i fatti, e non le parole, sono i metri di paragone che la gente usa per valutare l’operato di un’amministrazione comunale e di un sindaco. La querela non è uno strumento di lotta politica che io utilizzerò, però, ricordo al consigliere Rossi che ci sono dei limiti oltre i quali non è consentito andare.
*Luigi Merli, Sindaco di Grottammare