CITTADELLA – Ricomincia a lavorare oggi pomeriggio la squadra granata. C’è da preparare la gara del ritorno di Coppa Italia contro il Como, prevista per giovedì prossimo allo stadio Tombolato. Solo dopo il match coi lariani si potrà pensare al campionato, nella fattispecie all’insidiosa trasferta di San Benedetto del Tronto. E a proposito di campionato il clan veneto farà fatica a digerire l’ennesima battuta d’arresto casalinga, la seconda consecutiva dopo quella patita al cospetto del Napoli; se contro i partenopei il risultato finale (1-3) era stato piuttosto ingeneroso nei confronti di Sgrigna e soci, l’altro ieri la partita con l’Avellino, seconda forza del torneo, è stata a dir poco beffarda: un solo tiro in porta degno di chiamarsi tale da parte dei biancoverdi: è arrivato al 94’ (qualche secondo prima del fischio di chiusura dell’arbitro) ad opera – secondo scherzo del destino – dell’ex Stefano Ghirardello, un passato importante con la maglia del Cittadella.
Il presidente cittadellese Angelo Gabrielli cerca tuttavia di prenderla con filosofia: “Avete visto l’incontro. Meglio stare zitti e pensare al prossimo impegno. Se l’Avellino si trova così in alto e noi così in basso, ci devono essere delle ragioni. A noi il massimo della determinazione ed il buon gioco prodotto con numerose palle-gol non sono sufficienti per vincere. Abbiamo tenuto bene il campo fino quasi al termine�?.
Infine una piccola nota polemica da parte del numero uno del sodalizio di viale Dante Alighieri: “Non bisogna mai mollare fino al fischio finale. L’Avellino è stato poco pericoloso finché il Cittadella non gli ha consentito di minacciare la nostra porta�?.
I granata debbono certo prendersela soprattutto con se stessi per le occasioni gettate al vento nel corso dei 90 minuti – almeno cinque – e per la fatale disattenzione che è costata i tre punti, ma è altresì vero che il momento non è dei più fortunati come confessa l’intero entourage veneto e come ammette il tecnico degli irpini Antonello Cuccureddu, il quale al termine della sfida del Tombolato trova l’onestà di dichiarare che il pareggio era il risultato più giusto e che la formazione di casa non meritava di perdere.
Dall’altra parte l’allenatore Roland Maran – ha elogiato i suo giocatori – dovrà soprattutto lavorare sulla testa del gruppo che nelle ultime tre partite (il match di Chieti verrà recuperato a data da destinarsi) ha incamerato la miseria di un punto. Tradotto: la classifica è tornata a farsi preoccupante.

Il Cittadella che ha affrontato l’Avellino:
( 4-3-2-1) Peresson,Borriero, Cozza, Franchi, Stancanelli, Carteri (33’s.t.Sestu), Mazzocco,Musso, Sgrigna, Amore, Colussi (19 s.t. Crocetti). A disposizione: Capasso, Giacobbo, Mazzoleni, Marchesan, Riberto. Allenatore Maran