SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenico Valori, bravo giocatore della Joints Basket San Benedetto, squadra che milita in C2, è nato il 28 aprile 1979 e attualmente gioca nel ruolo di play-guardia (anche se lui preferirebbe essere soltanto…guardia!). L’intervista, rilasciata la settimana scorsa, è comunque attuale e si inserisce nel dibattito che negli ultimi giorni ha coinvolto, proprio in tema di sport, il consigliere D.S. Federico Olivieri e l’Assessore allo Sport Pierluigi Tassotti
Quando è nata la tua passione per il basket?
Avevo 10 anni quando ho cominciato a giocare nel minibasket dell’allora Mare Pronto, squadra che arrivò in Serie B.
Quali sono le ambizioni della Joints Basket?
Avevamo l’ambizione di entrare nella zona play-off, ma per ora siamo a metà classifica: in futuro la società punta a salire di categoria.
Chi sono i giocatori che compongono la rosa della squadra?
Oltre me, ci sono il play-maker Giuseppe Melone, un fuoriclasse per la categoria che però ha problemi fisici; Francesco Mattioli, guardia/ala di vent’anni; Riccardo Ciccorelli, del 1986; gli argentini Damian Buscaino, di 19 anni, ala grande e Leandro Tano, anche lui molto giovane; Ernani Comignani, 21 anni, ala grande; Simone Stirpe, tornato a San Benedetto; Francesco Teresi, play-maker del 1980. Aggiungiamo poi l’ultimo acquisto Gennaro Palmieri, che vinse lo scudetto con Caserta ai tempi di Gentile, e i giovanissimi Marco Pignati (1988) e Simone Carloni (1986). Il nostro coach è Di Biase e il presidente è mio padre, Tonino Valori.
Tra giovanili e prima squadra, quante persone gravitano attorno alla pallacanestro sambenedettese?
Siamo circa 200. Quest’anno abbiamo anche una squadra di basket femminile.
Quali sono i problemi che deve affrontare una società di pallacanestro?
La possibilità di allenarci regolarmente. Usufruiamo del Palasport per tre ore a settimana, e quindi usiamo anche le palestre dell’Itc, dello Scientifico, della scuola Leopardi a Grottammare. Non voglio fare polemica con i 260.000 euro che il Comune dà alla Samb, ma a noi non viene fatto nessuno sconto per il pagamento di palestre e custodi! Eppure a volte il Comune spreca soldi per gli zainetti omaggio agli atleti, o persino per i calendari dello sport!
Non ci sono buoni rapporti con il Comune?
Più che altro basterebbe poco per sfruttare delle potenzialità enormi. Due esempi: ogni anno al Palasport si organizza una Festa dello Sport dove ogni disciplina sportiva ha 5 minuti di tempo per mettersi in mostra…Se invece sfruttassimo tutto lo spazio dei parcheggi dell’area stadio, il palasport e lo stadio stesso, potrebbero organizzare un evento che richiamerebbe migliaia di ragazzi, ed abbinarlo a sponsorizzazioni di linee sportive, attrezzature, campioni internazionali. È difficile?
L’altro esempio?
Fino a qualche anno fa, prima dei ripetuti rifiuti di San Benedetto, ci chiedevano di organizzare delle manifestazioni nazionali cestistiche: finali o incontri interregionali. Lo scorso anno Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio l’hanno fatto insieme: si ospitano trenta squadre giovanili italiane, che con genitori, fidanzati e amici significano un movimento di duemila persone per 10-15 giorni, in periodi di bassa stagione come maggio e giugno. Una pubblicità turistica enorme.