Sanità. Ancora una volta si sta equivocando sul destino dell’ospedale sambenedettese. I cittadini, infatti, considerano la Neurochirurgia un ‘contentino’ e non una soluzione al degrado attuale. I nostri rappresentanti politici stanno, invece, affrontando il problema… politicamente. La Regione Marche è di centro-sinistra e le sue decisioni ‘sanitarie’ vengono criticate dalla sola destra sambenedettese, in vicinanza poi della consulta elettorale. Una palese aggravante. E’ invece chiaro ed evidente che certe decisioni pro Ancona ma anche pro Ascoli (i lavori di ristrutturazione e potenziamento del ‘Mazzoni’ non lasciano dubbi) hanno avuto ed hanno il benestare di tutto il quadro politico delle città interessate. In certi casi, secondo me, i rappresentanti politici di un territorio devono difendere ‘in coro’ i propri interessi, indipendemente dal ‘colore di maglia’ oppure avere il coraggio di dire che è giusto depotenziare il proprio nosocomio rispetto ad altri e che l’idea di un mega ospedale nella Vallata del Tronto è soltanto una grande invenzione per tenere buoni o confondere i cittadini della ‘Riviera delle palme’.
La beffa. Dovesse realizzarsi l’ipotesi che vuole l’ospedale di San Benedetto, erede dei fondi dell’Opera Pia Costante Maria, a beneficiarne sarebbe l’Amministrazione che lo rappresenta e cioè l’Asl unica regionale. I capitali andrebbero destinati a chi l’Ospedale ancora ce l’ha!
Samb-record. Quattro portieri hanno difeso i pali della porta rossoblu dopo sole 20 partite. E’ compreso il derby con la Fermana per il quale è scontato l’esordio di Mancini, l’esperto numero uno che Zeman riteneva ideale per il suo modo di interpretare il calcio. Di solito i cambiamenti sono sintomo di malessere ma significano anche che l’attuale società non vuole lasciare nulla al caso e tentare tutte le vie possibili per arrivare al traguardo salvezza/play off. Sarà determinante continuare con un piano societario e tecnico, deciso senza tentennamenti.