*In riferimento alle esternazioni dei consiglieri del gruppo di AI, trovo doveroso rigettare le loro calunniose dichiarazioni e, al tempo stesso, stigmatizzare il loro modo di interpretare il ruolo per il quale una esigua parte dell’elettorato sambenedettese hanno conferito mandato.
La mia disistima nei confronti del loro capogruppo (sorvolando sulla questione personale) non è casuale, ma costruita su fatti gravi, concreti e ripetuti. Vogliamo appena iniziare ad analizzarla? Pensiamo ad esempio all’atteggiamento tenuto per circa un decennio da costui che, seppur seduto sui banchi del consiglio provinciale per la terza legislatura (grazie alla candidatura in un collegio matematico nel quale chiunque verrebbe automaticamente eletto), non mi pare sia mai stato elemento di grande disturbo per la sinistra.
Al contrario, parrebbe che ci conviva comodamente non avendo mai condotto una seria azione politica di contrasto né di proposta. Delibere alla mano. Ed infatti, ogni volta che il capogruppo di AI Marinangeli si è ricandidato ha riscosso, ogni volta, meno consenso elettorale della volta precedente. Un motivo ci dovrà pur essere vivaddio.
L’attivismo di Marinangeli, però, si manifesta improvvisamente (e goffamente) nel Comune di San Benedetto, poiché in maggioranza, laddove riveste una posizione che gli consente di rivendicare, come ha fatto dal primo giorno, assessorati, cariche, nomine e quant’altro. L’ultima goccia di un vaso già traboccato è la richiesta per se stesso della nomina alla Carifermo. Basta, per carità. Tutto ciò è ormai disgustoso.
Con serenità, ma con fermezza e con la forza dei fatti, posso dichiarare che il sottoscritto, nonostante sia il consigliere di Forza Italia più votato nelle liste del partito, mai ha rivendicato cariche né per se stesso né per i propri familiari e amici. Sarebbe bello se tutti i consiglieri di Azione Indipendente potessero dichiarare la stessa cosa! Ho sempre combattuto e sempre combatterò per il bene di Forza Italia e della nostra città, mai per interessi personali.
Ritengo doveroso, a questo punto, che ci schieri da una delle due parti; che si scelga uno dei due modi, così diametralmente opposti, di fare politica. Quello di Paolo Forlì, o quello di Benedetto Marinangeli.
Non sarà mai accettabile per me il comportamento di chi dice di non chiedere cariche ma, poi, invece, minaccia crisi di giunta (anche dagli scranni del consiglio comunale, delibere alla mano) per ottenerle. Purtroppo per chi le ha fatte posso dichiarare di essere a conoscenza di tutte, sottolineo tutte, le richieste e rivendicazioni di Azione Indipendente. Altro che manifesto programmatico per il bene della città…
Ringrazio quanti mi hanno telefonato nella giornata di ieri per esprimermi profonda solidarietà e condividere esattamente gli stessi concetti che ho espresso in questo comunicato stampa. Il prossimo, se dovessero continuare le menzogne nei miei confronti da parte di qualcuno di A.I., sarebbe un comunicato ben più crudo, articolato e specifico.
*Con serenità, con fermezza e la forza dei fatti, Paolo Forlì