SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Il Rotary Club di San Benedetto, da sempre attento alle tematiche sociali ed umanitarie, ha organizzato il 25 gennaio presso l’hotel Calabresi, un incontro-dibattito sulla genitorialità della coppia in crisi.
Alla presenza del Presidente del Club Manrico Urbani, dell’esperta dei diritti di famiglia Avvocato Gabriella Ceneri e del direttore esecutivo della commissione distrettuale del Rotary Marche, Abruzzo, Molise, Albania, Umbria Massimo Lupo, il Professor Marino Maglietta ha esposto gli obiettivi dell’associazione “Crescere Insieme? ed in particolare le sue iniziative legislative a favore dell’affidamento condiviso.
Il Prof. Maglietta, docente universitario e presidente dell’Associazione nazionale “Crescere Insieme? (www.crescere-insieme.org), da anni lavora nel tentativo di promuovere una nuova cultura della separazione ed all’elaborazione di una nuova normativa che salvaguardi il diritto dei figli alla bigenitorialità, tenendo conto dei risultati ottenuti in paesi come la Francia, nei quali una più antica tradizione divorzista ha fatto maturare prima i medesimi problemi.
L’Associazione vuole salvaguardare il legame genitoriale e, nella persona del Prof. Maglietta, ha elaborato un proposta di legge nella quale si privilegi l’affidamento dei figli ad entrambi i genitori, garantendo alla loro crescita un contributo quotidiano, non solo economico, che vada oltre lo sterile e freddo sostegno dell’assegno mensile. La nuova legge prevede un contributo economico di entrambi i genitori che sia proporzionale al loro reddito ed una costante e doverosa presenza nella vita dei figli che cerchi di essere paritaria dal punto di vista qualitativo.
Con questo tipo di affidamento entrambi i genitori , se considerati idonei, possono esercitare la loro potestà genitoriale anche se non raggiungono un accordo tra loro, tramite regole stabilite dal giudice caso per caso, in funzione delle caratteristiche di ogni nucleo familiare. Oggi in Italia la legge prevede l’affidamento congiunto, che richiede un accordo tra i genitori, in mancanza del quale si vanno a scatenare spesso vere e proprie guerre tra coniugi per ottenere l’affidamento dei figli. Il Prof. Maglietta vuole andare a modificare il meccanismo perverso insito nell’affidamento esclusivo, spesso generatore di contrasti che possono influenzare in modo drammatico la vita dei figli e che li porta a vivere forzatamente i momenti festivi con il genitore non affidatario.
Il Progetto di legge, in Parlamento dal gennaio del 1994 e ai voti nel marzo 2005, necessita di figure professionali nuove, che si muovano a sostegno del nucleo familiare attraverso la figura del Mediatore. I centri di mediazione familiare si occupano più che dei diritti dei bisogni dei nuclei familiari, andando a placare all’interno della coppia quelli che possono diventare gravi contrasti, nocivi soprattutto per i figli.
Oggi sono numerosi ma purtroppo ancora poco conosciuti i centri di mediazione sia pubblici (presso i Consultori Familiari) che privati (attivati da avvocati o psicologi), centri nei quali la nuova legge prevede una visita obbligatoria in caso di disaccordo tra genitori.
Una soluzione, quella del ricorso ai centri di mediazione familiare, che presenta evidenti vantaggi sia dal punto di vista umano che economico e che si muove nella direzione della salvaguardia dei bisogni dei nuclei familiari ed in particolare dei figli.
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