RIMINI – Domenica 23 gennaio 2005, Rimini-Sambenedettese. “Semplicemente…eternamente fratelli!�? recita il mega-striscione esposto dalla curva di casa del Romeo Neri, mentre due delegazioni ultras delle rispettive fazioni fanno il giro dell’impianto romagnolo brandendo in aria i bandieroni rosso-bianco-blù. I distinti, nella fattispecie il gruppo Fossa ‘75, scrivono invece “Un’amicizia vera anti-bianconera�?. I cori di stima reciproca e gli sfottò per le rivali Cesena e Ascoli completano il tutto.
La giornata dell’amicizia inizia in mattinata con molte centinaia di tifosi marchigiani che si riversano nel centro romagnolo; una parte degli stessi, circa una 50ina di persone, pranza insieme allo zoccolo duro degli ultras locali che li accoglie in maniera molto calorosa: due torte coi simboli di Falange ed Onda d’Urto (lo scudo con la scritta ’77) ed un centinaio di sciarpe confezionate per l’occasione con le diciture “Falange�? (fronte) e “Onore agli ultras sambenedettesi�? (retro).
Il colpo d’occhio del Neri a pochi istanti dall’inizio dell’incontro poteva senz’altro essere migliore (6.000 circa gli spettatori): gremiti i settori di tribuna e distinti, mentre la Est è affollata per metà. Un migliaio i sostenitori ospiti sistemati nella nuova curva dell’impianto riminese. Bandiere, stendardi e carta tifogenica nel settore di casa, meno colorata del solito invece la torcida sambenedettese (vessilli al vento e qualche fumogeno rossoblù), nella quale spiccano i bomber rovesciati dei Baldi Giovani.
Nella Est sono sistemati Falange d’Assalto Biancorossa 1982, Gruppo Comodo, Shadwell Group ’99, Rimini Korps, la sezione di Cattolica della Fd’A e Potere Ultrà. La geografia del tifo ospite consta invece di tutti i gruppi della Nord, vale a dire Onda d’Urto, Baldi Giovani, Nucleo (sezione di Firenze annessa), Fedayn, Nuova Guardia, Ultras, oltre a Samballati, Castorano, Milano e le scritte “Cioffi vive�? e “No al calcio moderno�?.
Non è facile farsi sentite con una certa intensità nello stadio biancorosso, a causa della pista d’atletica che tiene molto lontani gli spalti dal rettangolo di gioco e a complicare non poco le cose anche la divisione delle due curve, letteralmente spaccate in mezzo: non è totale la partecipazione dei tifosi sia nella Est che nella Ovest.
Gli ultras romagnoli, anche grazie al subitaneo vantaggio siglato da Ricchiuti, riescono ad esprimersi su livelli migliori, nonostante l’inferiorità numerica rispetto alla dirimpettaia curva. Animazione anche nei distinti dove la Fossa prova di tanto in tanto a coinvolgere i presenti rullando un paio di tamburi. Fitta e prolungata sciarpata della Est intorno al 20’, mentre i marchigiani continuano nell’incitamento a Colonnello e soci.
Un Rimini nettamente superiore (solo nella prima mezz’ora) alla compagine di Davide Ballardini sforna occasioni da gol a ripetizione ed infatti dopo poco giunge il raddoppio, sempre griffato dall’italo-argentino Adrian Ricchiuti: il 2-0 “mette le ali�? al pubblico di casa che seppure sporadicamente si unisce con le mani e la voce agli incipit della Est. Al contrario le due reti sul “groppone�? spengono pian piano i tifosi di casa nostra che riprendono fiato sul finire di tempo grazie al colpo di testa di Zanetti che accorcia le distanze. Corposo, finalmente, il “Samba, Samba!�? che si alza dai gradoni metallici della Ovest. Forti comunque del vantaggio i padroni di casa non staccano la spina e riprendono ad incoraggiare i biancorossi, anche se adesso sono gli ospiti ad avere la meglio, intravedendo la possibilità di rimettere in sesto una gara iniziata sotto i peggiori auspici. La Ovest partecipa all’unisono spingendo in avanti i rossoblù che paiono leggermente più convinti rispetto alla prima porzione di gara.
Striscione di marca romagnola in apertura di secondo tempo, in riferimento a due deputati locali che si oppongono alla costruzione del nuovo stadio: “Gambuti e Zilli…attenti!�?. La Samb attacca sotto il settore ospite e allora i sostenitori rivieraschi si fanno sentire a gran voce sin da subito; evidente al contrario il calo palesato dai padroni di casa, anche se in talune circostanze Il Neri tutto grida compatto un “Forza Rimini�? teso a destare un pochino gli uomini di Acori che a inizio ripresa paiono decisamente sottotono. La partita è in ogni caso molto più bella rispetto ai primi 45 minuti e allora si accende il sostegno delle rispettive tifoserie: i locali auspicano la rete che chiuda la contesa, gli ospiti accarezzano la possibilità di raggiungere il pari.
Messaggio rossoblu “by diffidati�?: “Oggi costretti a firmare, domani pronti a ricominciare�?.
Intanto alza la testa il Rimini, più convincenti anche Falange e company. Colore nella Ovest dove gli sbandieratori sambenedettesi non si concedono un attimo di sosta. Secondo striscione biancorosso della giornata, lo stesso riproposto la domenica seguente alla scomparsa di Massimo Bruni, alias Cioffi: “Era un fratello, era un leader, era la Nord. Ciao Massimo�?. Arriva anche il del 3-1 su rigore messo a segno da Trotta: esplode il Neri, ma la curva di casa sembra avere esaurito il carburante. Comprensibilmente silente la Ovest dove il solito inossidabile zoccolo duro del tifo non molla fino alla fine, ma è troppo poco per farsi sentire in uno stadio così poco “raccolto�? come quello romagnolo. Ancora un paio di pericolose mischie in area di rigore biancorossa, ma il pareggio resta un miraggio. Si arriva al 90° e la giornata del Romeo Neri termina come era iniziata: con i cori di stima reciproca da parte delle due fazioni ultras.