ANCONA – Un aiuto alle famiglie nella gestione dell’Alzheimer: una patologia ad alta incidenza, in una realtà longeva come le Marche. E` quanto intende assicurare la Regione attraverso il Progetto Alzheimer, finanziato dal ministero della Salute e che ha come obiettivo la sperimentazione di un sistema di assistenza continuativa per i pazienti con demenza senile, la formazione del personale, la realizzazione di servizi territoriali. Il progetto e` stato affidato a un Comitato di coordinamento scientifico, composto da esperti riconosciuti, e ha portato alla formazione di oltre 1.500 operatori, la creazione di sei Centri diurni (Inrca Ancona, Pesaro, Recanati, Fermo, Senigallia, Fano. San Benedetto del Tronto, invece, aprira` a breve), due Unita` residenziali Alzheimer in Rsa (Residenza sanitarie per anziani) e diversi studi scientifici.
Sono stati pubblicati anche due libri (per i tipi della casa editrice Franco Angeli), che sono stati presentati alla stampa: ‘Malattia di Alzheimer, manuale per gli operatori’ e ‘Progettare l’ambiente per l’Alzheimer’. I testi sono dei membri del Comitato scientifico e di esperti ricercatori coinvolti nel progetto. ‘Il primo libro ‘ ha spiegato l’assessore regionale alla Sanita`, Augusto Melappioni ‘ e` uno strumento essenziale e completo, destinato a tutti coloro che sono chiamati a fornire assistenza ai malati.
Il secondo e` la sintesi di un approfondito studio sulle soluzioni tecniche e architettoniche per costruire e adattare abitazioni private, centri diurni, residenze sanitarie, in modo da creare un ambiente terapeutico che garantisca sicurezza e serenita` ai pazienti’. Sono oltre 25 mila i marchigiani colpiti da demenza senile, di cui almeno 15 mila quelli diagnosticati con Alzheimer. Ogni anno aumentano di 2.500 unita` e convivono con la malattia, non guaribile, per 8-10 anni. ‘Tutto il lavoro svolto ‘ ha evidenziato Melappioni ‘ costituisce il condensato di un percorso portato avanti come sperimentazione e che terminera` con l’organizzazione di un sistema regionale di assistenza ai pazienti con demenza senile. Il fulcro sara` rappresentato dal Distretto sanitario, attraverso le Unita` valutative Alzheimer (Uva) e lo Sportello della salute.
E` prevista l’individuazione di un referente che seguira` il paziente lungo tutto il percorso della malattia, indirizzandolo verso le diverse opzioni assistenziali esistenti e supportando la famiglia con informazioni, consulenze, passaggi istituzionali e sanitari. Il sistema si completera` con una serie di interventi di miglioramento dell’assistenza domiciliare, di adeguamento delle abitazioni, di potenziamento della rete dei Centri diurni (fino a 15) e delle Unita` Alzheimer nelle Rsa (fino a 300 posti letto)’. Enrico Brizioli (direttore generale Santo Stefano, Potenza Picena, responsabile del progetto) ha anticipato la data di conclusione della sperimentazione: ‘Monitorando la demenza senile, proponiamo un modello di gestione operativa e assistenziale che sara` a regime entro il 31 marzo 2005’. Secondo Osvaldo Scarpino (direttore neurologia Inrca Ancona), ‘con questo progetto le Marche danno una risposta complessiva alla malattia e non solo farmacologica’. Una patologia complessa e degenerativa, che si avvale di farmaci di una certa efficacia solo in alcune fasi iniziali, difficili da diagnosticare. Medicine costose che il Servizio sanitario e la Regione garantiscono dal 2000 nei casi clinicamente diagnosticati, con risparmi, per le famiglie, fino a 250 euro al mese (farmaci per contrastare le devianze comportamentali) o fino a 100 euro mensili (quelli contro la demenza). ‘Le Marche ‘ ha concluso Leandro Provinciali (ordinario di neurologia, Universita` di Ancona) ‘ hanno dato un segnale di cultura e di sensibilita`, difficile da rilevare in altre regioni’.