SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ANAMA (Associazione nazionale agenti e mediatori d’affari) la FIAIP (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e la FIMAI (Federazione italiana mediatori agenti immobiliari), con il sostegno della Confesercenti, propone, per il 2005, la realizzazione della prima fiera immobiliare dell’Adriatico, al quale parteciperanno circa cinquanta agenzie. Evento programmato per invitare ed ospitare buyers italiani e stranieri a conoscere il nostro territorio, la nostra cultura e le nostre tradizioni.
Finalmente riconosciute “emergenti�? tra le regioni richieste, le Marche rimangono ancora ai più inesplorate, nonostante la ricchezza dei paesaggi e delle testimonianze storico culturali presenti che le rendono concorrenziali alla maggior parte delle più famose regioni italiane. Allargare il bacino di domanda, presentando “i nostri prodotti�? ai Paesi esteri più sensibili, è la logica conseguenza all’attuale situazione del mercato che da qualche tempo è influenzato dalla presenza d’inglesi e tedeschi che vogliono acquistare case nelle nostre campagne. Promuovere e valorizzare il nostro patrimonio territoriale, quindi, è il movente che ha suscitato l’idea di creare un evento dove dare ampio spazio al territorio ed ai beni immobili presenti. La fiera immobiliare avrà luogo nei primi giorni di luglio e verrà costruita su due obiettivi principali: promuovere il territorio e promuovere le strutture.
Durante l’incontro di stamattina tra il sindaco Martinelli, Paolo Perazzoli e Giuseppe Ricci, oltre a parlare dell’evento e perfezionare alcune questioni riguardanti il Palacongressi, è stato chiesto un incontro per rivedere il Piano spiaggia e riqualificare quella parte di lungomare che non verrà, momentaneamente, rinnovata. “L’amministrazione – chiede Ricci – dovrebbe impegnarsi affinché si riesca ad ottenere i fondi per le scogliere sommerse, la nostra città è terza nella classifica stilata dalla regione Marche per l’assegnazione dei finanziamenti. Il ripascimento della costa è un’opera che può durare al massimo cinque anni, se non si fa prevenzione�?.