SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Va in archivio una delle giornate più “piatte�? di tutta la stagione: sette pareggi (ben sei 1-1: se non è record poco ci manca!) e due vittorie interne, frutto di 15 gol realizzati. Le emozioni più forti sono venute dagli spalti, con le contestazioni di molte tifoserie di casa – Napoli, Padova, Chieti, Benevento – esasperate dai tentennamenti della squadra del cuore e, in alcuni casi, inviperite nei confronti del proprio allenatore (Ventura e Ulivieri).
Sussulto dell’Avellino che rosicchia due punti alla capolista Rimini, fermata sul pari a Ferrara, vale a dire sul campo di una delle formazioni al momento più in forma. Uno 0-0 quello del Paolo Mazza che però non ha annoiato, con le due contendenti che hanno provato in tutti i modi a superarsi; per gli estensi il quarto risultato utile consecutivo, mentre per i romagnoli si tratta addirittura del tredicesimo, dopo però tre vittorie di fila. Tra i biancorossi annotiamo il rientro, dopo quattro mesi di assenza, del centrocampista Caracciolo.
Ritorna in auge la “legge del Partenio�?, spezzata due settimane fa dalla sorprendente Spal, e a farne le spese stavolta è il Giulianova che pure non demerita ma paga l’inevitabile “gap�? tecnico nel confronto coi padroni di casa. All’ultimo da forfait bomber Ghirardello (fermato da un improvviso malore prima del match): ci pensano Vastola ed il solito Evacuo, giunto al quinto centro stagionale.
Non sa più vincere la Reggiana – in astinenza da un mese – che divide la posta con un pimpante Cittadella, il quale si permette il lusso di fare la partita allo stadio Giglio. Uno sbiadito ricordo la “Regia�? di qualche mese fa, ovvero il team schiacciasassi in Emilia e quadrato lontano dalle mura amiche.
Il Lanciano ottiene un buon punto al Santa Colomba, dove i sanniti partono forte – in gol dopo appena un munito di gioco – ma poi non riescono nell’intento di regalare una gioia formato tre punti ai propri tifosi – contestazione vibrante da parte loro nei confronti di presidenza e allenatore – gioia che manca dallo scorso 5 dicembre (Benevento-Padova 1-0). Negli spogliatoi un inviperito presidente Spatola annuncia il suo prossimo disimpegno alla presidenza del club campano.
Sale ancora, invece, il Teramo – quinto “hurrà�? consecutivo – che con un pizzico di fortuna, non solo per la rete realizzata al 50’ della ripresa (il solito Beretta…), liquida la pratica Vis. I marchigiani, da ieri pomeriggio nuovamente fanalino di coda del girone B, fanno esordire l’attaccante Pietro Parente – mediocre la sua prestazione – e lasciano il Comunale con il consueto pieno di recriminazioni.
Rimane dietro la Samb che ottiene un solo punto (quello di ieri sera è la nona X stagionale) dal confronto casalingo contro il Foggia; finché il fiato e la condizione fisica glielo permettono gli uomini di Morgia fanno un pressing asfissiante che tiene in scacco i rossoblù, i quali nella ripresa vengono fuori ed addirittura sfiorano – se l’arbitro ed il guardalinee fossero stati più attenti – il secondo successo in recupero dopo quello operato ai danni del Padova nella scorsa esibizione interna. Per i marchigiani ora la lotta per i play off si fa più complicata, mentre i pugliesi possono guardare al risultato del Riviera come ad un ottimo viatico per il proseguo del torneo, regalando a Morgia la tranquillità necessaria per lavorare al meglio.
Un brodino quello sorseggiato dal Padova che ottiene un pari contro un Martina ridotto in nove nell’ultima porzione di partita – si tratta del primo risultato utile in trasferta per i pugliesi. Non basta l’innesto della nuova coppia d’attacco Zerbini-Ginestra (quest’ultimo fallisce un calcio di rigore), soprattutto se manca bomber Matteini: alla vigilia del match dell’Euganeo l’attaccante livornese è stato messo fuori rosa da mister Ulivieri, a causa dell’infinita telenovela di mercato con il Crotone.
Un punticino piccolo-piccolo anche per il Napoli Soccer a cui non basta l’esordio di Calaiò, capace di gettare alle ortiche un penalty. La Fermana, letteralmente bestia nera dei partenopei (3 i punti totalizzati tra gara di andata e ritorno), sancisce l’addio di Giampiero Ventura ai colori azzurri grazie ad una rete del napoletano Pirro. L’obiettivo play off pare ormai seriamente compromesso, mentre si può ancora lottare per una poltrona play off.
Pari pressoché inutile anche quello dell’Angelini di Chieti tra i neroverdi ed il Sora. I ciociari, in 10 per tutto il secondo tempo, hanno rischiato di far ritorno nel Lazio coi tre punti in tasca, ma il gol di Biagianti, a soli 9 minuti dalla fine, ha evitato agli abruzzesi una sconfitta che avrebbe avuto pericolose ripercussioni sulla classifica teatina.