NOME: Foggia Calcio
ANNO DI FONDAZIONE: 1920
COLORI SOCIALI: maglia rossonera a strisce verticali e calzoncini neri.
CENNI STORICI: club tra i più prestigiosi nel panorama calcistico della terza serie: 23 tornei cadetti, 11 nella massima serie, 25 in C. La C1 è stata riguadagnata nella stagione 2002-03, dopo ben quattro campionati consecutivi di quarta serie. Forse il momento più buio della storia tinta in rosso e nero. La “parentesi�? più bella è invece quella coincisa, agli inizi degli anni Novanta, con l’avvento sulla panchina dauna di mister Zeman, il quale tra l’altro quest’estate è tornato allo Zaccheria col suo Lecce (amichevole), accolto dall’affetto di oltre 5000 tifosi rossoneri.
Momento topico della storia del Foggia Calcio, dopo le vicissitudini societarie dell’anno passato, l’avvento – è storia dell’estate appena trascorsa – di Giuseppe Coccimiglio, attuale patron dauno, il quale dopo il fallimento ha rilevato il club e lo ha iscritto in terza serie. Tanto di cappello…
STADIO: “Pino Zaccheria�?. Uno dei più belli del girone, con i suoi 25.000 posti a sedere, una buona visuale ed un’ottima “acustica�?. Costruito nel 1925 e poi rimodernato, dista dal centro appena mezzo chilometro ed è situato nel piazzale Fratelli Sarti. Costruito su due anelli l’unico settore coperto è la tribuna Ovest. La “porzione�? destinata alle tifoserie ospiti è l’estremità della curva nord che dà il fianco alla tribuna coperta.
CITTA’: moderna città di 155.000 abitanti circa, inserita nel Tavoliere delle Puglie. La Villa Comunale è un imponente parco pubblico realizzato agli inizi dell’ottocento con vicino l’ippodromo. Il monumento storicamente più importante è senza dubbio la cattedrale (XII secolo), più volte restaurata. Nel Museo Civico una notevole sezione archeologica. Poco distante troviamo la chiesa del Calvario, edificata tra il Seicento e il Settecento.
TIFOSERIA: calda e passionale, appartenente al nobile “quartetto�? pugliese – comprensivo anche di Bari, Lecce e Taranto – la serie C le sta indiscutibilmente stretta, per i numeri che è capace di esprimere (a prescindere dalla categoria) e per la costanza e la tenacia con le quali segue le sorti dei “satanelli�?.
La “tana�? degli ultras rossoneri è tradizionalmente la curva sud, dove si posizionano Regime Rossonero, Borgo Croci, Armata Dauna, Skizzato, Vecchio Regime, Indomabili e Fedelissimi del Borgo. Dalla stagione passata si sono spostati un curva nord (quest’anno nei distinti, per via dei lavori che ci sono nella nord) Ultras 1980 e Original Fans, in virtù dei dissidi con gli altri gruppi rossoneri.
La curva pugliese non è certo quella degli anni della A con Zeman in panchina – veri e propri esodi a Roma, Milano, Napoli e Bari – ma rimane di assoluto livello, anche se nello scorso e nell’attuale campionato ha palesato problemi di “convivenza�? tra le varie componenti del tifo. Al colore ed ai numeri spesso non sono coincisi continuità e sostegno adeguati.
L’ambiente “curvaiolo�?, entusiasmato dal ritorno in terza serie e su di giri dopo lo scampato fallimento societario di pochi mesi or sono, sta vivendo con delusione mista a rabbia il campionato grigio di Catalano e company, non facendo comunque mai mancare la propria presenza, in trasferta come allo Zaccheria, dove nei nove incontri disputati ha fatto registrare la seconda media più alta del girone, pari a circa 6.500 unità. A proposito del mediocre andamento di dauni nel torneo in corso, gli ultras rossoneri stanno vivendo la cosa in maniera divergente: alle contestazioni a giocatori, allenatore e dirigenza della curva sud, fa da contraltare il sostegno incondizionato alla causa di Ultras 1980 e Original Fans.