ESTATE 2004. Se il finale del campionato era stato al veleno, l’estate che precede la nuova stagione è a dir poco allucinante: la squadra viene allestita nel giro di 48 ore, le ultime a disposizione dell’avvocato D’Ippolito, al quale viene affidato l’incarico di dare forma alla Samb 2004-05 dal presidente Umberto Mastellarini, imprenditore giuliese che si insedia sulla poltrona del sodalizio di Viale dello Sport succedendo alla famiglia Gaucci. Il tutto avviene negli ultimi giorni di agosto, al termine di un’estate piena di incertezze e paure per il popolo rossoblù: più che palpabile lo spettro dell’ennesima radiazione.
I tifosi non se ne stanno con le mani in mano e quando la “telenovela Samb�? non è giunta all’epilogo e l’ennesima trattativa si è ancora una volta arenata sul più bello, il direttivo dell’Onda d’Urto, in seguito ad un confronto con tutti i gruppi organizzati del Riviera, rende noto un comunicato in cui si legge che “finché non sarà fatta chiarezza sulla Samb Calcio e fino a quando Alex Gaucci sarà al vertice della Società diserteremo la Curva Nord in ogni partita casalinga�?.
Due giorni dopo è fissato l’avvio della Coppa Italia di terza serie, ma i tifosi decidono che la partita tra la Beretti (la Samb è quella al momento) ed il Gualdo – da disputarsi in Umbria – non deve giocarsi: il pullman rossoblù viene bloccato da circa 500 ultras che attaccano sul torpedone uno striscione che recita “Per l’orgoglio, per la città, per la nostra dignità�?. Le due ruote tagliate al mezzo completano il pomeriggio davanti all’Hotel Sporting.
Si svolgerà regolarmente invece l’incontro in programma a Tolentino la sera del 29 agosto (valevole come recupero per la seconda giornata di Coppa Italia di C), visto che da qualche giorno è finalmente avvenuto il sospirato passaggio di testimone dai Gaucci alla nuova proprietà. 150 tifosi si presentano al Della Vittoria, gridano la fierezza sambenedettese con tutta la rabbia accumulata nei mesi precedenti; il messaggio “Gaucci addio per sempre!�? mette la parola fine ai quattro anni di presidenza targati “Big�? Luciano.
CAMPIONATO 2004-05. La nuova “era�? ha ufficialmente inizio il pomeriggio del 1° settembre al Riviera delle Palme, teatro della presentazione della nuova Samb – che ha luogo dopo la gara di Coppa tra la “Samb-Beretti�? ed il Gubbio – davanti a 1.500 tifosi. “Voi non ci tradite, noi non vi tradiremo!�? promette la Nord rivolgendosi ai giocatori.
La domenica successiva in riviera termina la Coppa Italia col recupero della terza giornata che mette di fronte i padroni di casa e la Fermana; 2.500 persone scaldano la voce in vista dell’esordio stagionale, sette giorni dopo, contro il Giulianova, presenziato dal doppio degli spettatori.
Il resto è storia recente, ovvero lo splendido rapporto che sembra essersi instaurato tra la squadra e la società di Mastellarini, la quale ha fatto molto in tal senso: emblematica la consegna – in occasione del derby con la Vis Pesaro dello scorso 10 ottobre – della maglia numero 12 alla Curva Nord, da non sottovalutare neppure la gestione data in affidamento al Centro Coordinamento Club di parte dei tagliandi destinati alle trasferte rossoblù. Lo stesso CCC ha pensato di maggiorare di un euro ciascun tagliando, in modo tale da poter, con questi soldi, ricoprire parte delle spese per la gestione e l’organizzazione delle trasferte, del tifo e dunque delle coreografie. La cosa ha, manco a dirlo, suscitato delle polemiche in seno alla tifoseria stessa, da parte di coloro che hanno malignato che i soldi in sopravanzo sono intascati da alcuni tifosi.
Tornando alla nostra analisi, in riviera si è vissuto in questi tre mesi uno scorcio di stagione positivo sia sotto l’aspetto dei risultati conseguiti dalla compagine rossoblù, sia sotto l’aspetto della partecipazione e della passione che domenicalmente accompagnano Colonnello e soci, in casa e fuori.
Qualche flash back della prima porzione del torneo 2004-05? Su tutti la scomparsa di Massimo Bruni, alias Cioffi: l’ex leone del Ballarin ha smesso di lottare con la vita dopo oltre un anno e mezzo di coma. La stima, l’affetto ed il rispetto nutriti dalla curva nostrana, oltre alle manifestazione sincere del movimento ultras di tutta la penisola, senza distinzione di categorie, hanno ancor di più rafforzato l’idea che ad andarsene se ne sia andato un pezzo di storia unica ed irripetibile della tifoseria sambenedettese.
Ricordiamo altresì alcuni momenti della stagione letteralmente da incorniciare, e mi riferisco in particolare alle partite giocate fuori dalle mura amiche, ovvero gli esodi di Reggio Emilia, Fermo e Napoli, la triste domenica vissuta a Chieti ricordando Massimo, ma pure gli incontri del Riviera e nello specifico il gemellaggio rinsaldato coi “fratelli�? di Rimini, le prove di carattere della Nord con Giulianova, Benevento e Sora, o la splendida coreografia del posticipo serale al cospetto dell’Avellino.
Momenti, attimi, emozioni circoscritte e al tempo stesso infinite, pillole di passione che stanno facendo da contorno ad una squadra che finalmente incarna lo spirito “marinaro�?, sanguigno, talvolta rude e borioso della gente rossoblù. Tutto questo…solo per amore, si capisce.