SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Augusto Evangelisti, capogruppo consiliare di Forza Italia, ha presentato oggi un’interpellanza per portare all’attenzione dell’amministrazione un problema: sarebbero violate precise volontà testamentarie e lesi gli interessi del comune di san Benedetto. Per questo s’invita la commissione competente ad esaminare la questione, anche alla luce del fatto che esiste al protocollo una lettera inevasa sullo stesso argomento, inviata dal prof. Pierluigi Mecozzi di Grottammare.
Sembrerebbe che, dalle volontà del testamento dell’avvocato Giuseppe Ottaviani, una volta venuti a mancare gli scopi della “Pia istituzione Costante Maria�? dal 1976, dettagliatamente fissati dal testatore, la proprietà dei beni oggetto sarebbe passata al comune di San Benedetto del Tronto. Secondo Mecozzi, invece, l’amministrazione di Grottammare, sotto la guida dell’attuale presidente provinciale, Massimo Rossi, si era interessata per la trasformazione del fine istituzionale in modo illegittimo. Inoltre, tre delibere comunali, tra il 1994 e il 1995, s’è proceduto all’esproprio di un terreno rientrante tra i beni dell’istituzione e ad altri immobili: il palazzo ora sede dell’Anagrafe, il comando della Polizia Urbana e il Palazzo Spariglia, nel paese alto di Grottammare.
Nel 1999 veniva approvata la riforma statutaria della “Istituzione povera Costante Maria per la scuola delle fanciulle�?. Riforma che, secondo il prof. Mecozzi, non poteva essere prodotta in quanto Ottaviani non prevedeva alcuna possibilità di trasformazione. Nell’ipotesi d’alienazione di un bene o di depauperamento del patrimonio dell’istituzione, sembra che il testamento, preveda che i beni passino al nostro comune.