Gennaio: la Samb rivoltata come un guanto

Il 2004 della Samb comincia in realtà quando il 2003 non è ancora terminato. Dopo le turbolenze degli ultimi mesi e le minacce di dismissione della Samb, i tifosi chiedono un incontro riservato con Luciano Gaucci. Prima di Capodanno Gaucci li riceve a Torre Alfina, dove viene siglato un patto: basta contestazioni e squadra rafforzata nel calciomercato di gennaio. Ma l’anno non inizia nel modo migliore: attorno alla Samb regna un’atmosfera irreale. La squadra è da due mesi in silenzio stampa e nel giro di pochi giorni vengano ceduti Criniti (Lodigiani), Scandurra (Perugia), Quondamatteo (Sansovino). A San Benedetto, il 5 gennaio, in nottura, è di scena il Crotone. I calabresi sono quinti con 27 punti, la Samb è sesta a quota 25. In campo fa la sua ultima apparizione Francesco Zerbini, in non perfette condizioni fisiche: emozionato, sbaglierà il rigore del possibile 1-0 proprio sotto la Curva Nord che lo applaudirà a fine gara. La Samb butta al vento una grande occasione: in vantaggio per 2-1 (un grande Bifini e Napolioni), crolla nella ripresa ed esce sconfitta per 2-3. Ma i tifosi, questa volta, non protestano, rispettando l’accordo con Luciano Gaucci. Trillini, alla quarta sconfitta casalinga in nove gare, non viene esonerato. Il mese prosegue con il buon pari in casa della capolista Acireale (la Samb gioca però senza attaccanti di ruolo). Intanto Gaucci comincia a rispettare le promesse: arriva a San Benedetto il capocannoniere del girone, Tino Borneo, e Max Fanesi, già l’anno prima in Riviera. Nella sfida contro il Teramo la Samb vince con un solo tiro in porta e resta sesta in classifica, a due punti dal Lanciano. Ma il bello avviene fuori dal campo: tifosi contro giunta comunale e giornalisti, sala stampa chiusa. È il famoso tutti contro tutti che avvelenerà l’ambiente sambenedettesi fino ad agosto.

Febbraio: Gaucci fa pace con i tifosi

Il calcio mercato regala il ritorno di Pedotti, Filippi e Kanjengele (il loro apporto non sarà positivo), ma anche di Maschio. A Martina la Samb sembra aver gioco facile, ma nella ripresa ha paura di vincere e si fa raggiungere sul 2-2. Ma il piatto forte della settimana precedente era stato il ritorno di Luciano Gaucci a San Benedetto. “Tra di noi c’è stato un piccolo screzio – disse con voce serena – Che però in futuro non dovrà esserci più. Il vostro compito è di tornare a sostenere la squadra come avete fatto negli ultimi tre anni.” La tregua, dopo mesi di incomprensioni, è bene accettata dalla tifoseria: chi dissente preferisce restare in silenzio per il bene della Samb. Intanto i rossoblù, pur giocando malissimo, battono per 1-0 la Vis Pesaro con gol dell’ex Borneo: i rossoblù sono a dieci punti dalla capolista Catanzaro e ad una sola lunghezza dal quinto posto. Prosegue comunque la contestazione a Trillini: “Trillini in panchina campionato in rovina�?, scrivono gli ultras. Eppure Trillini ha la sua giornata di gloria: a Foggia si vede un po’ di spettacolo e la Samb, con la coppia Martini-Borneo, sbanca i satanelli: 2-0. Si torna a parlare di primo posto, adesso a sette punti. Ma la Samb va a Taranto e, in novanta minuti, non tira mai in porta. I play-off sono sempre ad un punto ma si fa sotto il Benevento.
Marzo: via Trillini e arriva Vullo, ma Velotto ci mette lo zampino
Il mese inizia con Luciano Gaucci in tribuna per vedere Samb-Giulianova: ma la sala stampa resta ancora chiusa. La gara della Samb è in linea con le altre partite dell’anno: un solo tiro in porta (palo di Borneo su punizione). A fine gara i tifosi attendono l’esonero di Trillini, contestato anche stavolta. Gaucci non sarà esplicito ma, mentre abbandona il “Riviera delle Palme�?, dirà: “Trillini non può allenare in casa, è tutto sistemato�?. Si agitano dunque le acque attorno alla Samb, ma non solo per affari sportivi. Il sabato infatti i tifosi avevano insignito Gaucci delle “chiavi d’oro�? della città, e Gaucci era stato invitato ad una cena con molte autorità locali ma nessun esponente della giunta Martinelli. Trillini decide di salutare il pubblico rossoblù con una conferenza stampa, in cui smorza qualsiasi polemica. Mercoledì 10 marzo Vullo svolge il suo primo allenamento: “Mi auguro di essere all’altezza della situazione�?, dirà. Il 14 marzo Vullo debutta a Sora: la Samb sembra una squadra trasformata seppur la formazione è identica a quella di una domenica prima. I rossoblù sprecano tante occasioni da rete e poi si fanno raggiungere sull’1-1. Il primo posto è a otto lunghezze, la Samb è settima a due punti dal Lanciano e ad uno dal Benevento. Il 21 arriva la Viterbese: è giornata rossoblù, la Samb ha interrotto il silenzio stampa e ci sono almeno seimila spettatori. La Samb non gioca bene nel primo tempo, va in svantaggio ma Borneo pareggia su calcio di punizione. Nella ripresa la Samb raddoppia con una girata di Borneo. La vittoria che potrebbe cambiare il campionato sembra arrivata, invece Velotto si inventa un rigore con tutto quel che ne consegue. L’arbitro esce dallo stadio solo tre ore dopo la fine della partita: sulla gara pende un reclamo della Samb perché Velotto non ha fatto rispettare il recupero regolamentare. A San Benedetto si respira un clima avvelenato, e complici alcuni errori di Vullo, che a Benevento schiera una difesa a tre, la Samb subisce la prima sconfitta in trasferta oltre che la più pesante in dieci anni: 4-0 nello scontro diretto per il quinto posto. A sei giornate dalla fine bisogna recuperare quattro punti a Lanciano e Benevento: serve un miracolo.
Aprile: di goleada in goleada
“Ora è un’altra squadra�?: così commenta “L’Espresso Rossoblù�? dopo il 5-0 rifilato alla Fermana. La Samb torna ad un punto dal Benevento ma è a quattro distanze dal Lanciano. All’orizzonte c’è la trasferta difficilissima di Catanzaro (34 punti in 11 partite casalinghe), lanciato verso il primo posto. Sono 150 i tifosi che giungono al Ceravolo per vedere una squadra che non tira mai in porta. Il 2-0 finale è più che legittimo, e gli ultras rigettano in campo le maglie dei giocatori. La sconfitta crea ancora un caso attorno alla Samb: il giorno prima della gara Samb-Lanciano Luciano Gaucci esclude Franchi, Esposito e Filippi dalla rosa, additandoli come “sindacalisti�?. I giocatori rispondono con un punto di domanda sulla maglietta e battendo il Lanciano per 2-0. Recuperare il quinto posto sembra difficile: Benevento 50, Lanciano 47, Samb 46. La domenica successiva la Samb sconfigge L’Aquila, sempre per 2-0 e in casa: quarto successo consecutivo casalingo per mister Vullo. Tutti sperano che il Benevento perda a Lanciano nello scontro diretto: e così avverrà.
Maggio: la vergogna di Chieti
La Samb sarà vergognosa a Chieti, dove perderà 3-1 disputando la peggiore partita dell’anno. I mille tifosi della Samb giunti all’Angelini abbandonano lo stadio prima della fine e contestano i giocatori al loro rientro a San Benedetto. Aprea si lamenta: “Mi hanno strappato la maglia e insultato la famiglia�?. L’ultima gara della stagione al Riviera delle Palme vede comunque la Samb ancora in corsa per un posto ai play-off: ma recuperare quattro punti in due partite è impossibile e infatti non avviene. Contro il Paternò si registrano soltanto 2150 spettatori (mai così pochi in due anni di C1), che contestano tutti i giocatori. Ad ogni modo la Samb otterrà la quinta vittoria consecutiva di Vullo nelle gare casalinghe. Per compenso, sette giorni dopo arriverà la quarta batosta di fila in trasferta (3-0 a Crotone): i quaranta tifosi giunti in Calabria escono dopo cinque minuti per protesta contro i calciatori. Il mese si chiude con un colpo a sorpresa: Gaucci vende il Catania e dichiara: “Potrei vendere anche la Samb, ma se non avverrà i tifosi possono restare tranquilli.�?
Giugno: la meteora Buccilli
Comincia il nuovo mese e all’orizzonte si affaccia una vecchia conoscenza del pubblico sambenedettese: il direttore sportivo Enzo Nucifora caldeggia l’acquisto della Samb da parte del presidente del Chieti Antonio Buccilli. Il 3 giugno Buccilli incontra Alessandro Gaucci e dichiara: “Abbiamo raggiunto l’accordo, c’è solo un piccolo ostacolo, prima devo vendere il Chieti�?. Buccilli incontrerà il sindaco Martinelli sabato 5 giugno. Sembra tutto fatto ma Nucifora, constatata l’impossibilità di portare a San Benedetto il blocco di giocatori del Chieti e verificato che negli accordi tra Buccilli e Gaucci sono compresi solo cinque calciatori di seconda fascia, si rende conto delle difficoltà. Buccilli non venderà il Chieti al papabile acquirente Marco Picciotti, mentre Gaucci invia Molinari e il suo consulente Regni a colloquio con il sindaco Martinelli il 10 di giugno. Il 17 giugno Vullo e altri giocatori della Samb si recano a Perugia dove firmano le liberatorie per il campionato concluso. Il 18 giugno dalle pagine di www.sambenedettoggi.it scriviamo: “La Samb è in un vicolo cieco e soltanto la famiglia Gaucci o qualche altro “pazzo�? che non si scorge possono, in qualche modo, tenerla a galla�?. Da Perugia fanno sapere che bisognerà attendere lo spareggio tra Fiorentina e Perugia per conoscere il futuro della Samb. Ma il 20 gli umbri retrocedono in Serie B: ma della Samb non si sa nulla. Il 22 da Napoli arriva una voce che poi diventerà realtà: Gaucci vuole il Napoli. È l’addio definitivo alla Samb. Il 24 summit a Roma per l’iscrizione; Molinari afferma “Non è sicura�?. Camillucci viene ceduto al Sansovino. Non tutti i giocatori firmano le liberatorie necessarie all’iscrizione nel campionato successivo entro il 30 giugno.
Luglio: Pieroni ad un passo dalla Samb, ma spuntano Paterna e Mastellarini
Il 2 luglio la Samb ha a disposizione tutte le liberatorie dei giocatori. Da Ancona rimbalza una voce: Pieroni vuole la Samb. Intanto il 5 il d.s. Polenta si reca a Milano per il calciomercato: “Non abbiamo alcuna indicazione�?. Il 5 luglio Alessandro Gaucci si incontra con alcuni imprenditori: Umberto Mastellarini e Dante Paterna sono interessati all’acquisto della Samb ma anche questa trattativa sfumerà: Paterna acquisterà il Pescara. Il 9 luglio Cottini e Borneo sono ceduti alla Reggiana. La metà di luglio è caotica: se i tifosi iniziano a vendere le maglie per aiutare Cioffi (oltre mille), Zoboletti in una conferenza stampa esclude qualsiasi interesse per la Samb, mentre Alessandro Gaucci parla di una cordata di imprenditori romani pronti ad acquistare la Samb. Il 19 Molinari e Regni piombano di nuovo negli uffici del sindaco Martinelli, ma intanto si rincorrono ipotesi di vendite imminenti. Il 23 luglio, mentre le altre formazioni partono in ritiro, Gaucci incontra Pieroni, patron dell’Ancona. Tutto viene rimandato alla definizione del Napoli e dell’Ancona. Il 26 luglio diverse indiscrezioni danno per imminente il passaggio della Samb a Pieroni e Anellucci, ma il giorno dopo Alex Gaucci blocca tutto: “Ho dato ordine a Molinari di bloccare tutto e se non ci saranno novità da qui all’inizio del campionato, la Samb non partirà per niente.�? L’unico spiraglio, per Alex, è la riapertura della trattativa sul project financing dello stadio. Il mese si chiude con Pieroni ancora sulla breccia e con Martinelli che attende di incontrare Alessandro Gaucci.
Agosto: la Samb rischia di scomparire, Mastellarini la salva
Il 2 di agosto arriva la notizia ufficiale del fallimento del Napoli. A San Benedetto prende ad allenarsi la formazione Beretti, mentre sono solo sette i giocatori che la Samb ha sotto contratto: Taccucci, Martini, Di Dio, Gennari, Martusciello (il 4 rescinderà il contratto), Maury e ‘N’tamack. Il 6 agosto slitta ancora l’appuntamento con Pieroni, mentre esce allo scoperto l’ex rossoblù Fiorini che guida una cordata emiliana per l’acquisto della Samb. Alex Gaucci conferma: “Sono in piedi quattro trattative, se nessuno compra si va avanti con i ragazzini.�? Il 9 di agosto si perde per strada, però, la trattativa con Pieroni, arrestato per il fallimento dell’Ancona. Il 10 di agosto un articolo di www.sambenedettoggi.it si intitola: “Nel rebus Samb la soluzione è Paterna?�? La tensione a San Benedetto è altissima e i giornalisti entrano nel mirino delle critiche. Paterna contatta anche alcuni imprenditori locali ma la cosa non avrà seguito. Il 12 è una giornata importante: Molinari in conferenza stampa si dice fiducioso nella chiusura di una delle trattative e vengono decisi i nuovi gironi: la Serie C sarà per la prima volta “verticale�?. Alla vigilia di Ferragosto Fiorini getta la spugna e si ritira dalla trattativa. Il 16 agosto nuovo colpo di scena: l’imprenditore martinsicurese Achille Tommolini esce allo scoperto e, a capo di una cordata locale, fa una proposta alla famiglia Gaucci. Il 18 la Samb tocca uno dei punti più bassi della sua storia: i tifosi della Samb non fanno partire il pullman dei giocatori (quasi tutti della Beretti) che dovevano giocare a Gualdo per evitare un’umiliazione. Mentre si sfalda anche l’ipotesi Tommolini, il 19 agosto il vicesindaco Piunti avverte che c’è una cordata del Nord Italia (conosciuta come “i bresciani�?) che ha raggiunto l’accordo con Gaucci: “Per la gioia di tutti i tifosi la trattativa è oramai conclusa.�? Il 20 la partita Samb-Fermana di Coppa Italia viene rinviata per problemi di ordine pubblico. Il 23 la Giunta invia un fax ai “bresciani�? accettando le loro richieste circa alcuni progetti per lo stadio “Riviera delle Palme�?. Il 24 Alex Gaucci dichiara che è già stato firmato un preliminare di cessione con i “bresciani�?. Il 25 www.sambenedettoggi.it scrive: “Salta la trattativa con i bresciani�?. Ma per l’emissario Ivano Bonetti, punto di riferimento della Giunta Martinelli, ci sono i margini della trattativa. Approfittiamo di questo spazio per ricostruire la vicenda degli ultimi giorni di agosto, veramente convulsi. Diverse fonti attendibili indicavano in Umberto Mastellarini (coadiuvato in subordine da Dante Paterna) il futuro acquirente della Samb, mentre Alex Gaucci il 26 dichiara: “Nessun accordo con Paterna, domani mi recherò a Brescia per firmare, dal notaio, l’atto di cessione.�? Ma Gaucci non si recherà a Brescia, anche se per tutta la giornata seguente ci sarà un assoluto silenzio rispetto alle sue azioni. Addirittura il consulente Regni ci dichiarò di aver lasciato Gaucci all’allenamento del Perugia, nel pomeriggio, mentre a San Benedetto giravano voci infondate circa una riunione fiume nell’ufficio del notaio. Però a mezzanotte decadeva il presunto accordo preliminare con i “bresciani�?: riusciamo infatti a parlare con Alex solo all’una di notte. “Con i bresciani non si è fatto nulla, perché non erano persone esperte di calcio. Il figlio voleva acquistare ma il padre era titubante e ho preferito lasciar perdere. C’è invece l’accordo con un gruppo rappresentato dal procuratore D’Ippolito.�? Comincia un’altra storia. Il giorno seguente verrà firmato il preliminare di vendita e D’Ippolito comincia a comunicare i nomi dello staff tecnico e societario. L’allenatore è Davide Ballardini, il vice Roberto Beni. Per la società si fa il nome di Mastellarini presidente. Paterna sembra un’opzione sorpassata. Il 29 agosto va in campo l’ultima Samb dei Gaucci: esordio a Tolentino con i babies, Taccucci, Di Dio, Martini e Gennari. Il 30 e il 31 di agosto la Samb acquista diciassette giocatori che vanno a comporre la rosa 2003-04; viene ceduto Gennari. Manca però la firma ufficiale del passaggio di proprietà.
Settembre: ecco i ragazzini terribili
Il 1° vengono presentati i ragazzini terribili agli ordini di mister Mastellarini: in campo i babies perdono 3-0 con il Gubbio ma sugli spalti è festa grande. Ballardini si presenta ai tifosi e dichiara: “Non prendiamo in giro nessuno, il nostro obiettivo è la salvezza.�? Il 5 settembre la Samb affronta in casa la Fermana per il recupero di Coppa Italia: finisce 2-2 con reti di Chiurato e Gazzola ma soprattutto impressiona la cattiveria agonistica dei ragazzini rossoblù che, dopo un primo tempo opaco, giocano una ripresa tutto cuore. Il 6 settembre, con due mesi di ritardo sui tempi usuali, parte la campagna abbonamenti: “Solo per amore�? è lo slogan, e saranno sottoscritte oltre 1600 tessere. Nella Samb arriva anche Pompei, che però si farà male all’esordio contro il Rimini. Il 12 di settembre la Samb esordisce nel campionato di C1 contro il Giulianova: è una formazione sperimentale senza gli uruguaiani, Zanetti e Vidallè. Soffre molto il gioco dei più amalgamati abruzzesi, Spadavecchia para un rigore a Tangorra, De Rosa viene espulso, ma nel finale i “ragazzini terribili�? colpiscono un palo e sfiorano un clamoroso gol con Taccucci. Gli ultras della Nord applaudono e intonano il leit-motiv di quest’anno: “Noi non vi lasceremo mai…�? Il giorno successivo parte la campagna abbonamenti e viene reso noto che Umberto Mastellarini, 57enne giuliese, sarà il presidente della Samb. Il 14 settembre viene presentato il nuovo acquisto, il centravanti Jonatahan Vidallè: “Ho fame di vittorie�?, dice. Intanto il centrocampista Correa torna in Uruguay. Il 18 settembre, nella sala stampa del Riviera delle Palme, viene presentata la nuova società: Mastellarini presidente, Manfredi presidente onorario, Ventura presidente del settore giovanile (poi si dimetterà). Il giorno dopo, contro ogni aspettativa, la Samb sbanca Foggia con una rete di Bogliacino allo scadere, a coronamento di un grande secondo tempo della Samb. Il 26 settembre al Riviera scende in campo il Rimini: la pioggia condizionerà l’incontro che si concluderà sul risultato di 0-0. Il mese si conclude con l’intesa tra Samb e Comune circa la sponsorizzazione del logo “Riviera delle Palme�?.
Ottobre: è Martini show
Il 2 oltre duemila tifosi rossoblù invadono Fermo ed assistono al “Martini show�?: il piccolo attaccante di Gradare prende il posto dell’infortunato Gutierrez e segna tre gol; il quarto è di De Rosa. La Samb è seconda in classifica ad un punto dall’Avellino. Il 10 la Samb ospita il fanalino Vis Pesaro: l’espulsione di Spadavecchia al 6’ minuto condiziona l’incontro, che i rossoblù provano a vincere nel finale e che invece finisce 0-1, con gol di Ginestra al 91’. Il 17 la Samb pareggia 1-1 a Cittadella con gol su punizione di Favaro: da qui nasce la Samb definitiva, con Taccucci terzino destro e una difesa imperforabile. Il 24 la Samb vince per la prima volta in casa, seppellendo il Benevento sotto tre reti: Vidallè, Cigarini e Martini i marcatori. Il 25 ottobre il Comune di San Benedetto rinnova la convenzione con la Samb: alla società rossoblù andranno 250.000 euro tra sponsorizzazione e gestione dello stadio. Il mese si conclude con la trasferta di Reggio, che vedrà la presenza di oltre mille sostenitori rossoblù allo stadio “Giglio�?: per la Samb è la prova della maturità. Sfodera un gioco corale superiore ed emergono definitivamente le qualità della difesa e degli uruguaiani Bogliacino e Amodio. Manca però il gol: diventerà una costante nei due mesi seguenti. La Samb ha 13 punti, due soli di ritardo rispetto alle capolista.

Novembre: trasferta storica a Napoli

Il 7 novembre la Samb ospita il Teramo e vince senza troppi patemi con il classico 2-0, con una doppietta di Vidallè. A San Benedetto aumenta l’entusiasmo in vista delle due sfide che seguiranno: prima l’Avellino capolista in Riviera, poi la storica trasferta al San Paolo di Napoli. Contro l’Avellino, nel posticipo serale, nonostante il maltempo, oltre cinquemila tifosi assiepano le gradinate: la gara finisce 0-0 e la Samb imbriglia gli irpini rendendosi pericolosa in alcune circostanze dopo un grande primo tempo. Non c’è tempo di riposare che parte la macchina organizzativa per la trasferta a Napoli: la società chiede 2.500 biglietti e la tifoseria risponde compatta, presentando oltre duemila sostenitori al San Paolo. Nel primo tempo, di fronte a 28.000 spettatori, non accade nulla, ma nella ripresa la Samb parte alla grande e domina fino al superbo gol di Bogliacino. Non c’è tempo di festeggiare che il Napoli pareggia con Ignoffo su uno svarione difensivo: il San Paolo si accende e trascina un Napoli caotico, che si rende pericoloso in almeno tre circostanze. Ma a dare la spinta decisiva è l’arbitro Gava, che espelle Favaro, entrato da venti secondi, per una semplice entrata a gamba tesa. Samb in dieci negli ultimi minuti e il Napoli passa grazie…ad uno stinco di Amodio, che devia involontariamente una conlusione di Ignoffo. Nel dopogara la Samb è furente con Mastellarini e Croci nei confronti della direzione arbitrale. Mastellarini verrà deferito per le sue dichiarazioni. Ma non si farà in tempo per smaltire la rabbia che la mattina del lunedì la tifoseria rossoblù si sveglierà con un lutto: muore infatti Massimo Bruni, detto “Cioffi�?, il tifoso rossoblù tra i fondatori dell’Onda d’Urto che era caduto dal secondo anello della Curva Nord durante la partita Samb-L’Aquila del 4 maggio 2004. Dopo un anno e mezzo di cure, Cioffi si spegne a San Benedetto. Il 23 si svolgono i funerali presso la Cattedrale della Madonna della Marina: c’è commozione nella chiesa gremita. I messaggi di solidarietà via internet arrivano da tutte le tifoserie d’Italia, alcune delle quali saranno presenti alla cerimonia funebre: dalle tifoserie amiche di Rimini e Civitanova fino a quelle di Ascoli e addirittura da Avellino. Avenzano delle proposte per intitolare la Curva Nord “Massimo Bruni�?. Il 28 la Samb si reca a Chieti con mille tifosi al seguito: sarà una gara opaca, anche se i rossoblù dopo un primo tempo senza guizzi nella ripresa sfioreranno il gol in tre circostanze.
Dicembre: calcio spettacolo senza gol
La prima partita del mese si gioca su un campo pesantissimo: arriva la Spal che bada soprattutto a difendersi e la Samb non riesce ad esprimersi. Nel finale Ballardini toglie Vidallè e Gutierrez per Chiurato e Martini: quest’ultimo segna e risolve la sfida. Il mercoledì successivo la Samb si reca a Lanciano per una sfida che vale l’accesso ai play-off: anche qui si gioca con pioggia, nebbia e un campo pesante, e nonostante una chiara superiorità di gioco (ed un inedito tridente Martini-Vidallè-Gutierrez) alla Samb non resta che un punto: dopo il rigore trasformato dall’ex Soncin è Vidallè a fissare il risultato sull’1-1. Passano tre giorni e si deve giocare di nuovo: il 12 la Samb stringe d’assedio il Sora per 45 minuti, ma ancora una volta non segna e così si deve accontentare di un punto. I rossoblù mantengono sei punti di vantaggio sulla zona play-off mentre restano ad un punto dalle quinte. Intanto vengono avviate delle iniziative di marketing: le scuole della Riviera partecipano ad un concorso per la mascotte ufficiale rossoblù, mentre viene inaugurato nel centro di San Benedetto il negozio “Samb Style�?. L’ultima partita dell’anno vede la Samb impegnata nella trasferta di Martina Franca, dove in panchina c’è l’ex trainer rossoblù Sauro Trillini. La Samb cade in casa dell’ultima in classifica: Da Silva (inseguito dalla Samb alla fine di agosto) e Cardascio castigano inaspettatamente i rossoblù. In attesa della riapertura del mercato di gennaio, i tifosi sperano che la Samb riesca a confermare i suoi giocatori e magari rinforzare la squadra con un centravanti e un difensore. I rossoblù comunque trascorreranno un fine anno al lavoro: dal 26 al 31 dicembre saranno in ritiro alla Borghesiana di Roma. Buon 2005 rossoblù a tutti!