*Ho letto e sentito delle insinuazioni farneticanti. Mai avrei creduto che anni di lealtà, sfidando amici ed alleati per difendere un patto di lealtà politica con gli elettori, fossimo ripagati con elucubrazioni cosi infamanti. Stento a credere che un sindaco possa aver detto e pensato le cose riportata dalla cronista sul Corriere Adriatico e sussurrate ad altri autorevoli cronisti. Penso a qualche notizia di seconda mano, riportata con libertà d’interpretazione come spesso avviene. Anzi, confido in una smentita dello stesso sindaco, perchè non credo possa aver detto e pensato quanto attribuitogli dalla cronista.
La situazione politica di San Benedetto è grave e delicata. E’ divenuta tale anche a causa di un clima di veleni e pettegolezzi che hanno scacciato la politica dai luoghi politici. Non so se certi ambienti e personaggi somigliano di più a quelli di Sodoma e Gomorra o di Babilonia; certo non è l’Eden. Rispetto a chi agita le profetiche tavole di Mosè senza esserlo, preferisco quello spirito francescano della meditazione e della riflessione.
Non pretendo di cingere il saio a chicchessia, ma sisuramente consiglio umiltà e povertà a chi pensa di trovare nella politica ricchezza e successo. Abbassare i toni di questo c’è bisogno. Attribbuirmi pubblicamente disegni destabilizzanti, trame e congiure, è una falsità che rasenta l’ingiuria.
Chi attinge le proprie convinzioni da pettegolezzi e vive di risentimenti e vendetta, non è degno di vita pubblica. Ho sempre opposto alle violenze verbali e alla prepotenza delle minacce, la forza della ragione e la fermezza delle convinzioni: sono un moderato ma con il filo di ferro dentro! Nessuno si illuda di impaurirci.
Noi dell’Udc siamo uomini liberi e come tali davanti ai capi della politica nazionale e locale, siamo abituati a stare sul riposo, non ritenendo alcuno degno di farci stare sull’attenti.
*Amedeo Ciccanti, senatore Udc