Il presidente della Regione Marche Vito D’Ambrosio ha così commentato la notizia della sostituzione della professoressa Liana Lippi al vertice della Soprintendenza marchigiana ai beni artistici e paesaggistici.
“Il ministro Urbani ancora una volta, ha operato le sue scelte ignorando il punto di vista delle autonomie locali, in primo luogo della Regione, che fino a prova contraria ha compiti impegnativi per quanto riguarda il patrimonio culturale. Compiti che, è bene ricordarlo, la Costituzione definisce concorrenti tra Stato e Regioni. La sostituzione della soprintendente Lippi è avvenuta alla chetichella, così come era accaduto nei mesi scorsi per il soprintendente regionale Francesco Scoppola. Gli organigrammi delle soprintendenze sono di assoluta competenza del ministro, trattandosi appunto di uffici decentrati sul territorio del Ministero dei beni e delle attività culturali, ma proprio per questo essi dovrebbero anche essere lo strumento più ravvicinato di dialogo e di concertazione tra Stato e autonomie locali. Invece così non è stato e continua a non essere. Anzi, a rendere più preoccupante il quadro, giunge la notizia che il sostituto della professoressa Lippi, l’architetto romano Luciano Garella, ha la qualifica di reggente. Il ministro Urbani pensa forse che le Marche non abbiano più diritto a un soprintendente effettivo e dotato di tutti i poteri? Emerge per l’ennesima volta la superficialità e la mancanza di senso delle istituzioni con cui l’attuale governo affronta le questioni riguardanti i poteri locali. Per parte nostra, nel formulare alla professoressa Liana Lippi i migliori auguri per il suo futuro e nel ringraziarla per la passione, la competenza e l’alto senso delle istituzioni con cui ha svolto il suo delicato incarico, ribadiamo l’impegno per la difesa e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale. Impegno che non sarà messo in discussione dalle bizzarrie del ministro”.