SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il direttore del Centro Commerciale PortoGrande, Luciano Sgolastra, preannuncia che sono in programma per il 2005 tutte le principali iniziative a favore del territorio già poste in essere negli anni passati, come quella per le ONLUS denominata “Sette giorni, un sorriso”, e che tante se ne aggiungeranno, come è accaduto nel 2004 per il concorso “La classe è acqua”, per il sostegno dato all’operazione “Centro anch’io” che ha visto un ludobus animare le piazze più suggestive del territorio e per la manifestazione sul Marcuzzo, tema quest’ultimo che verrà ripreso con tutta una serie d’iniziative sulla cultura, l’artigianato e le tradizioni di quest’area a cavallo tra due regioni.
“Enti pubblici e associazioni di volontariato lo sanno – dice il direttore del Centro – l’attenzione alle istanze territoriali è una peculiarità Coop e la Galleria del PortoGrande è pronta a sostenere qualsiasi progetto che serva a dare una mano e a trovare una soluzione ai tanti problemi della società civile”.
Tornando sui dati di crescita del Centro Commerciale, Luciano Sgolastra li ha definiti positivi rispetto alla crisi generalizzata dei consumi che si trascina da qualche anno ma ha affermato che il risultato sarebbe potuto essere migliore senza il blocco sulle deroghe alle aperture domenicali e festive.
“Questa crisi dei consumi evidenziata anche da recenti ricerche – commenta Luciano Sgolastra – pesa sull¹andamento degli esercizi commerciali, sia quelli ubicati nei centri commerciali che nei centri storici: tutte le attività commerciali sono fortemente penalizzate dal blocco della legge regionale sulle deroghe alle aperture domenicali e festive”.
“Il vero problema non è la contrapposizione tra grande distribuzione e operatori ubicati nei centri cittadini: noi confiniamo con una regione, l’Abruzzo, che dà al commercio venti domeniche in più, venti chance in più che nessuno a San Benedetto e dintorni ha, sia che lavori in un centro commerciale sia che abbia l’attività nei centri cittadini. Questo limita molto lo sviluppo del commercio del territorio e penalizza quel ruolo che San Benedetto e il suo hinterland dovrebbero avere per qualità e quantità dell¹offerta turistica e commerciale, ossia quello di polo d’attrazione tra Ancona e Pescara”.