SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con eleganza l’assessore allo sport, Pierluigi Tassotti, risponde alla lettera del coordinatore comunale dell’UDC, Paolo Turano, anche se ammette di non averla letta con molta attenzione (la riportiamo sotto integralmente) e si riserva d’intervenire nuovamente a riguardo. “E’ necessario un momento di tranquillità e ragionevolezza – dichiara Tassotti – non ho mai ambito ad alcuna poltrona e non è vero che ho tramato contro l’ex assessore all’urbanistica, Leo Sestri. Essere assessore allo sport è per me un onore ed è una carica che certamente gradisco. Non è giusto suicidare ora l’amministrazione, oggi ho fatto alcuni sopralluoghi con il sindaco Martinelli e mi sono reso conto meglio di quanto di buono stiamo portando a termine�?.
Tassotti dimostra d’essere sereno e dichiara d’aver sentito telefonicamente il senatore Ciccanti che assicura che non esiste alcuna strategia politica contro l’amministrazione. “Ho dichiarato di voler dare le dimissioni, ma formalmente non sono ancora uscito dall’UDC�?, commenta, lasciando forse ad intendere uno spiraglio per il ripensamento?
La lettera di Paolo Turano:
* Caro Pierluigi, ho letto con rammarico la tua lettera, non tanto per le dimissioni che ritenevamo scontate, quanto per le ingiuste ed infondate accuse che rivolgi all’UDC. La tua lontananza dall’UDC l’abbiamo avvertita alcuni mesi or sono, quando volevi portare l’UDC – che non ti ha seguito – a sfiduciare Martinelli se non avesse rimosso Sestri, perché ti era stato promesso di fare l’assessore al suo posto. Abbiamo difeso la stabilità della Giunta e lo stesso Sindaco, anche pagando a costo di subire già allora la minaccia delle tue dimissioni dal Partito, perché abbiamo sempre pensato che l’interesse pubblico dovesse prevalere su quello delle tue ambizioni personali. Le tue insofferenze verso l’Amministrazione sono rientrate non appena Martinelli ti ha dato l’assessorato, cosa che abbiamo appreso dai giornali, con nostra soddisfazione, benché né tu e né il Sindaco abbiate sentito il bisogno di chiedere come la pensavamo, ovvero di brindare alla tua nomina. Tutto è avvenuto come se non esistessimo, nonostante fossimo – e lo dichiari tu stesso – gli unici sostenitori della stabilità di questa Amministrazione. Per sostenere il patto con gli elettori, abbiamo perso l’amico Chiarini, che non condivideva più i metodi di Martinelli. Abbiamo quindi pagato un prezzo salato per sostenere politicamente questo Sindaco e tu oggi ci fai pesare l’opposizione di Chiarini, come un demerito; è un apprezzamento velenoso, che rimettiamo al mittente (o ai mittenti) abituati agli avvelenamenti. Rimproveri all’UDC una “brusca inversione di rotta�?. L’inversione di rotta l’ha avuta chi siede sullo scranno più alto dell’Amministrazione di San Benedetto, che dopo aver chiesto ed ottenuto l’appoggio dei partiti, li ha ingiurati, offesi, vilipesi, maltrattati quotidianamente, prima tra compagni di merenda, poi pubblicamente dopo il giro di boa del voto contro la sfiducia. Da alcuni mesi ci siamo sinceramente raffreddati dalla “svolta padronale�? dell’Amministrazione. Autentici democratici, che credono alla logica del confronto e della persuasione, del governo fondato sul consenso e la fatica della democrazia, mal sopportiamo l’idea che i partiti sono d’intralcio al governo della città, ovvero delle decisioni verticistiche prese intorno ad una tavola bandita per essere difese con lo spirito di “chi c’è, c’è�?. Rispettiamo il Sindaco come istituzione, in quanto espressione di processi democratici. Abbiamo qualche perplessità su Martinelli per come ha deciso di fare il Sindaco in questi ultimi mesi, perché rischia di portare la maggioranza contro un muro, dopo averla depotenziata della forza mediatrice dei partiti. Grazie ai partiti ed ai loro assessori, questa Giunta può vantare meriti di gestione ed operatività, che però sono stati ammantati, velati, coperti da un conflitto permanente con il Sindaco Martinelli. Finora è riuscito a litigare con tutti! Saranno tutti matti? Oppure qualche problema di relazioni umane, sociali e politiche, l’avrà questo Sindaco? Noi dell’UDC, caro Pierluigi, siamo stati per senso del dovere e di responsabilità sempre allineati agli interessi superiori del Comune, anche adesso che ci vediamo schiaffeggiati politicamente dalla tua lettera, sapendo chi è il mandante. Per molto meno altri lo hanno prima abbandonato, poi avversato. Noi non reagiremo emotivamente; non abbiamo una strategia pregiudiziale contro il Sindaco. Tutt’altro! Abbiamo insofferenza per i suoi metodi autoritari! Abbiamo combattuto Perazzoli per i suoi atteggiamenti sprezzanti verso gli alleati e verso i cittadini, perché dovremmo fare sconti a Martinelli? La politica è servizio ed intendiamo concepirla come tale non solo per noi, ma anche per il Sindaco; ritrovi questa dimensione di servizio e di umiltà e noi torneremo a sostenerlo con la convinzione del primo giorno.

* Paolo Turano, coordinatore comunale UDC