SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tempo di mercato. Terminata la prima fase del campionato – al giro di boa manca appena una giornata, da disputarsi il prossimo 6 gennaio – le diciotto squadre del girone B pensano a risolvere gli eventuali problemi palesati in questo primo scorcio di torneo. C’è naturalmente chi ha più bisogno di eventuali ritocchi e chi invece meno; l’unico aspetto comune, non solo in terza serie, è la disponibilità non eccessiva, fatto salvo per alcune realtà, di soldi.
Il Rimini, l’attuale capolista, è indubbiamente la compagine che ha meno necessità di ricorrere ad acquisti; solida in tutti i reparti si è altresì dimostrata ben coperta in ogni zona del campo, con “rincalzi? di provata affidabilità.
L’Avellino, nonostante un organico di assoluta qualità, tenterà di rimpinguare le fila degli uomini a disposizione di mister Cuccureddu con almeno un ritocco per reparto. Dopo Campolo e Monaco dal Catanzaro, gli irpini proveranno a sistemare anche l’attacco: pare probabile un accordo con l’ex Biancolino, ora in forza al Venezia, fanalino di coda in serie B.
Scatenato sul mercato – non poteva essere altrimenti alla luce del campionato in chiaroscuro disputato dagli azzurri – il Napoli Soccer che non si accontenta delle operazioni già concluse coi vari Romito, Gautieri, Fontana e Pià, ma si appresta a piazzare altri significativi “colpi?. Dopo il “no” di Fava della Triestina, Marino dovrà convincere il pescarese Calaiò, tentato dalle sirene della massima serie (Siena, Atalanta e Lazio sulle sue tracce); sul taccuino del ds napoletano ci sono comunque anche un centrocampista ed un difensore.
La Reggiana, nonostante la flessione denotata in queste ultime giornate non pare avere particolare necessità di intervenire su mercato, così come pure il Lanciano, il quale al limite potrebbe tentare di sostituire lo squalificato Movilli, anche se il patron rossonero Angelucci ha promesso ai tifosi un nome importante per l’attacco frentano (Oliveira?).
Non dovrebbe rivoluzionarsi nemmeno il Padova, eccetto magari per qualche piccolo ritocco a centrocampo ed in difesa, dove forse manca qualcosa; il rientro di molti infortunati comunque, previsto per l’inizio dell’anno, è la migliore “campagna di rafforzamento? per mister Ulivieri.
Pochi cambiamenti in vista anche per il Teramo che dopo il ritorno in panchina di Zecchini ha assistito alla ritrovata verve di Chianese e Beretta: proprio l’attacco rappresentava il tallone d’Achille della formazione abruzzese.
Venendo alle questioni di casa nostra, la Samb pare avere soprattutto urgenza di un “cecchino? delle aree di rigore avversarie che garantisca quei gol che sinora Vidallè non è riuscito a mettere a segno (nei giorni scorsi si è riparlato di Lele Scandurra). Ballardini certamente non disdegnerebbe qualche rinforzo anche in difesa ed a centrocampo dove gli uomini sono tutto sommato contati. Staremo a vedere, anche se chiaramente, alla luce della politica sposata dalla nuova dirigenza, non verranno fatte follie.
Problemi in attacco pure per la Spal che “vanta? uno dei peggiori reparti avanzati del girone. Per ora però a Ferrara si parla più di movimenti in uscita – il Venezia sarebbe vicino a Sadotti e Consonni – che non in entrata. Molto appetito in fase di calciomercato il bomber del Benevento “drago? Molino, il quale potrebbe anche lasciare il Sannio; in ogni caso la dirigenza giallorossa è chiamata a sfoltire l’organico delle cosiddette “seconde linee? (De Palma e Rosamilla su tutti).
Il Chieti è un’altra di quelle squadre che deve far fronte a molte richieste per i suoi gioielli Rajcic e D’Aniello; i neroverdi dovrebbero però cercare di risolvere l’impellente problema in attacco dove Guariniello non può da solo reggere il peso dell’intero reparto sino alla fine del torneo.
Urgesi attaccanti anche a Sora – cercasi spalla ideale per bomber Magliocco – Cittadella (troppo solo là davanti Sgrigna), Giulianova (basterà l’immarcescibile Califano a risolvere i problemi della Gentilini band?) e Foggia, se come pare Lulù Oliveira dovesse rescindere il contratto che lo lega al sodalizio dauno. La società di Giuseppe Coccimiglio tra l’altro farà con ogni probabilità registrare una mezza rivoluzione, visto che sembrano sul piede di partenza i vari Catalano, Erra, Tomei, Filippi, Da Silva, La Porta e Stroppa. Verranno rimpiazzati adeguatamente?
Restano Fermana, Martina e Vis Pesaro. Se i canarini non hanno necessità di cambiare fisionomia al proprio organico, pugliesi e marchigiani biancorossi sono forse le due squadre che abbisognano maggiormente di rinforzi. L’organico di Trillini rischia seriamente di vedersi privato di Narciso – le contestazioni della piazza al suo indirizzo non lasciano tranquillo né lui né la società – e di W. Da Silva, molto richiesto, mentre la squadra di Piccioni, sempre più ultima in classifica, andrebbe rafforzata in ogni zona del campo, con almeno due innesti di qualità per reparto. La disponibilità economica però è quella che è, dunque appare improbabile che la Vis riesca a darsi una fisionomia più solida e competitiva.