Natale. “Cosa vorresti sotto l’albero di Natale??. Le risposte sono variegate e tutte improntate sulla pace, innanzitutto, poi sulla salute, sulla stabilità economica ecc.
Spesso sogni impossibili perchè un aspetto regna sovrano sull’intera umanità: la prevaricazione. Oggi non è più bravo chi è più bravo ma chi è più svelto. E il bello (anzi il brutto) è che questo deleterio aspetto fa parte integrante del nostro modo di vivere. A chi non si allinea, ben che gli vada, viene dato dell’ingenuo ed a volte anche del cretino.
Mentre penso queste note sento dire: “Mò se vota, quindi ora sono più sensibili a questo problema?. Chiaro il riferimento a politici in odore di elezione. Insomma è oramai cosa assodata e assurda (almeno per me) ritenere che il candidato politico è sensibile solo prima di essere eletto, dopo è normale che se ne freghi. Ecce homo!
Per i motivi esposti, almeno per me, chiedere quel partito invece che un altro, la Monarchia invece della Repubblica ecc. non serve per risolvere il problema anzi spesso lo aggrava perché i cambiamenti sono quasi sempre portatrici di diatribe.
Dialettiche quando ci va bene.
Punto a capo e vengo alla vostra domanda: chi scrive, cosa vuole sotto l’albero?
Un uomo nuovo, credente o non credente, ispirato ai valori cristiani che hanno nel proprio dna amore verso l’altro, rispetto reciproco e potere sinonimo di servizio non di comando. Auguri a tutti.