SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’incontro interverranno il presidente della commissione attività produttive del Comune di San Benedetto Settimio Capriotti, il rappresentante della RSU Foodinvest Gianni Paci, il sindaco del comune di Rotella Luigi Borraccini, il segretario nazionale del Fai–Cisl Gianni Pastrello, l’assessore regionale all’agricoltura Luciano Agostini, l’assessore regionale alle politiche del lavoro Ugo Ascoli, il vicepresidente della Provincia d’Ascoli Piceno Emidio Mandozzi, il sindaco di San Benedetto del Tronto Domenico Martinelli, il presidente del Coico Leo Bollettini, il direttore del Centro agroalimentare Elio Spinozzi, il responsabile nazionale autonomia tematica agricoltura dei Ds Francesco Baldarelli. Coordina l’incontro Giovanni Gaspari, coordinatore comunale de L’Ulivo di San Benedetto del Tronto.
“Quest’incontro è inevitabile – commenta Giovanni Gaspari – per frenare la crisi del settore. Fino al 2006, in quanto obiettivo 2, la nostra zona è preda d’aziende che praticano il “mordi e fuggi�?. Che cosa fanno le istituzioni? Gli imprenditori? I sindacati? E’ per rispondere a queste domande che abbiamo organizzato un tavolo di trattative, è necessario trovare delle risposte per mettere insieme un progetto per la grande distribuzione�?.
“A chi, molto superficialmente, dichiara che l’unico problema è il costo del lavoro, rispondo che i costi di produzione sono composti da più di un elemento, non solo dal lavoro. Non mi risulta che a Maranello, per produrre Ferrari – conclude con ironia Gaspari – Luca Cordero di Montezemolo abbia mai fatto ricorso a lavoratori interinali�?.
Silvano Evangelisti, segretario della sezione Ds di Porto d’Ascoli, molto interessata alla crisi del settore, sia per la vicinanza con alcune aziende some la Foodinvest e la Copop sia perché molti cittadini sono lavoratori di queste aziende in crisi e quindi coinvolti direttamente, dichiara: “Bisogna continuare ad investire nell’agroalimentare, la nostra zona ha una storia e un’esperienza che non hanno eguali. La stessa posizione di molte aziende, vicino all’uscita del casello dell’autostrada, è strategica. Abbiamo il centro agroalimentare che non funziona a dovere? Il Coico? Perché i cinque progetti del Coico esistenti non vengono portati avanti? Questo convegno non vuole essere una passerella, piuttosto una situazione per confrontare idee e progetti. Essendo Porto d’Ascoli una zona ultimamente votata al commercio, crediamo che sia possibile coinvolgere alcuni centri commerciali, come la Coop, per promuovere i nostri prodotti e marchi�?.