SPADAVECCHIA 6. Trascorre una domenica di assoluta tranquillità.
TACCUCCI 6,5. Un gladiatore della fascia destra che non lascia respirare neanche per un secondo gli attaccanti spallini. Prova anche qualche inserimento offensivo specie nel finale.
COLONNELLO 6. Partita di quantità ma anche lui soffre lo stallo in cui si inchioda l’incontro. Assieme a Taccucci dà comunque “fisicità�? alle corsie laterali rossoblù, un po’ fiacche quest’oggi.
AMODIO 6,5. Lotta senza sosta nel quadrato centrale del campo, come se le condizioni del prato di gioco ne esaltassero lo spirito battagliero a discapito delle doti tecniche, oggi difficili da mettere in mostra. Grazie a lui la difesa può permettersi sonni tranquilli.
ZANETTI 6. Selva è un cliente scomodo ma Zanetti non soffre particolarmente il ferrarese quanto alcune “amnesie�? che potevano costare care ma che, con l’esperienza sua e dei compagni di reparto, non provocano problemi a Spadavecchia.
CANINI 6. Non commette errori particolari ma in alcune circostanze non è sembrato reattivo come al solito.
TEDOLDI 5,5. Gli manca lo scatto bruciante in grado di mettere in difficoltà la retroguardia spallina. Non è in un momento positivo anche perché, a dispetto del fisico possente, è un esterno che ama più il tocco di precisione che l’agonismo esasperato, cosa che occorrerebbe con questi campi appesantiti.
CIGARINI 5,5. Diligente e geometrico come al solito, non ha però nelle gambe lo spunto rapido e spiazzante che sarebbe servito alla Samb per mettere in inferiorità numerica la difesa spallina, per 85 minuti ben piazzata.
VIDALLE’ 5,5. La sua è una partita in salita: spalle alla porta e palloni alti, quanto di peggio può esserci per un attaccante. I cross dalle fasce sono anche una rarità, ma su uno di questi Vidallè non impatta il pallone.
BOGLIACINO 7. Soffre il campo pesante ma è l’unico della Samb capace di inventare qualcosa. Spesso non trova negli attaccanti le sponde giuste per i suoi inserimenti. Il finale è suo: prima un tiro che Pierobon respinge di pugni (una raccomandazione: come a Napoli, in queste occasioni è meglio avanzare palla al piede e tirare da posizione ravvicinata…), poi con un’astuto traversone getta la palla laddove ci sono soltanto maglie rossoblù, e quella di Martini è la più lesta…
GUTIERREZ 5. Oggetto non identificato. Soltanto un buono spunto nel primo tempo. Per il resto non trova la posizione né è mai pericoloso. L’ombra di Martini può condizionarlo?
MARTINI 7. Entra ed è carico di rabbia. Due azioni sulle fasce, poi un gol di testa – calcioni di sfogo sui pannelli pubblicitari… – un assist al bacio per Chiurato, tre punti pesantissimi. Cosa volete di più? Semplice: vederlo in campo dal primo minuto a Lanciano…
CHIURATO 6
. Rileva Vidallè ma spreca clamorosamente un perfetto assist di Martini. Peccato.
DE ROSA ng. Pochi minuti per lui. Poteva entrare anche prima.
BALLARDINI 6,5. Come abbia fatto a rendere la Samb così armonica e quadrata in così poco tempo resta ancora un mistero. Il 4-4-2 funziona a meraviglia, almeno per la parte difensiva. Per quanto riguarda l’attacco, ci sono gustificazioni: campo pesante (la Samb è Bogliacino-dipendente per l’ispirazione, e l’uruguagio è uomo da prati asciutti), una Spal che ha puntato allo zero a zero, la scarsa condizione di Tedoldi e Gutierrez. In più, c’è il piccolo-grande “caso Martini�?: il ragazzo ha sbagliato la partita di Napoli e si è ritrovato in panchina. Non è un fenomeno della categoria, ma ha scatto bruciante, senso del gol e sa fare anche assist. Attenzione a non creare dualismi deleteri: il momento è importante…Per quanto riguarda il centrocampo, forse nel finale era il caso di provare una soluzione azzardata nelle prime partite: dentro De Rosa al posto di Tedoldi con Amodio sulla corsia destra.