SAN BENEDETTO DEL TRONTO – *Ci risiamo. Dopo il 30 giugno, il 30 settembre, il 30 novembre, eccoci al 15 dicembre. Il Governo italiano non ha ancora deciso di che morte dovrà finire il turismo balneare, continuando a non decidere e a non rispondere alle continue sollecitazioni della categoria dei concessionari di spiaggia, facendoci restare nella più assoluta precarietà ed incertezza sul futuro nostro, delle nostre attività turistiche balneari e di quelle ad esse collegate. Con il risultato negativo di frenare lo sviluppo e il rinnovamento dell’offerta turistica, insomma un insieme di negatività che sta aggravando la precaria situazione che vive il comparto in questo momento, a causa delle grandi difficoltà economiche delle famiglie e di tutti i turisti che frequentano le nostre spiagge, in presenza di una concorrenza planetaria.
Dobbiamo inoltre tenere conto delle difficoltà che le nostre strutture e tutte le spiagge italiane stanno sopportando per le continue mareggiate che riducono sensibilmente l’arenile, con gravi danni alle nostre imprese e a quelle dell’indotto, senza il ben minino interessamento ed intervento dello Stato.
Questa insostenibile situazione ci riporterà, ancora una volta, a protestare. Si dovrà tornare sulle piazze per sensibilizzare, far conoscere le nostre motivazioni e perché la vacanza, per quelli che ancora potranno permettersela, costerà molto di più dell’estate già trascorsa. Altro che riduzione delle tasse: l’aumento dei canoni demaniali si trasformerà inesorabilmente in una nuova a carico dei cittadini.
SUPERTASSA SULLE VACANZE
Noi operatori cercheremo di contenere gli eventuali aumenti delle tariffe balneari, mantenendo gli stessi livelli occupazionali e di servizi finora raggiunti dalle nostre imprese turistico – balneari, sviluppate negli anni esclusivamente con le nostre risorse finanziarie e tanto lavoro, senza mai chiedere niente. Con questi aumenti indiscriminati troveremo delle grandi difficoltà a competere.
Per questo:
– rinnoviamo la richiesta di annullamento del provvedimento sugli aumenti dei canoni demaniali
– chiediamo che finalmente venga applicata nel modo giusto e da tutte le Regioni quella buona legge già esistente che regola i canoni demaniali,
– invochiamo che ci sia finalmente da parte del Governo più attenzione per il settore turistico balneare, visto che nella nostra bella Italia ci sono circa 8000 km di coste tra le più belle del mondo, con le loro molteplice e diverse tipologie morfologiche.
– proponiamo lo sviluppo del settore con la predisposizione da parte dei Comuni rivieraschi di nuovi piani regolatori delle spiaggia che consentirebbero l’insediamento regolare di nuove imprese sopra tutto nel sud del nostro Paese
– ci aspettiamo un maggiore impegno contro chi opera sul demanio turistico da abusivo, senza pagare nessun canone demaniale, danneggiando lo Stato e le imprese rispettose delle leggi.
– i canoni demaniali dovranno essere gestiti direttamente dalle Regioni e finalizzati esclusivamente alla valorizzazione e protezione della costa
La F.I.BA Confesercenti Regionale Marche continuando a sollecitare le dovute e giuste risposte dagli autorevoli rappresentanti del Governo eletti nella nostra Regione e che in questi mesi hanno evitato sistematicamente ogni possibile incontro con la categoria, chiede loro di pronunciarsi finalmente al riguardo
rispondendo alle nostre giuste sollecitazioni e alle accuse che tutte le categorie collegate al turismo balneare addossano loro, e di fare in modo che anche noi possiamo trascorrere le festività natalizie senza scendere in piazza a protestare, augurandoci un buon anno, di mare, di sole e vacanza per tutti.
Senza una risposta, prima della prossima scadenza di dicembre, la categoria si riserva di mettere in atto ulteriori azioni di lotta sindacale fino al raggiungimento degli obiettivi previsti.
*Giuseppe Ricci – Presidente FI.BA. Marche
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