SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Spetterà a San Benedetto quest’anno ospitare il Congresso interregionale Marche, Abruzzo, Lazio della Società Italiana Geriatri Ospedalieri, che da 11 anni ha luogo, a rotazione annuale per ogni regione, in città sedi di Geriatria ospedaliera.
Il Congresso, che si tiene nei giorni di venerdì 3 dicembre (pomeriggio) e sabato 4 dicembre (mattina) rispettivamente presso l’Hotel Calabresi e l’Auditorium della Biblioteca comunale, pone come argomento centrale “Gli anziani e il paziente geriatrico�?. Il venerdì è dedicato ad argomenti di gerontologia e di politica sanitaria, il sabato a temi di clinica e di gestione dei Pazienti geriatrici. Intorno al nucleo tematico enunciato dal titolo gli interventi dei relatori si articoleranno in tre sezioni sequenziali, centrate su “Gli anziani�? , “Il paziente geriatrico acuto�?, “Il paziente geriatrico subacuto�?.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal vicesindaco Pasqualino Piunti, dal dott. Domenico Sabatini, Direttore U.O. Complessa di Geriatria dell’Ospedale Civile di S.Benedetto, dal dott. Mario Sfrappini, dirigente medico di I livello dell’U.O. Complessa di Geriatria e dalla prof. Benedetta Trevisani, docente di Lettere.
“L’Amministrazione ha voluto sostenere quest’iniziativa – ha spiegato Piunti – perchè ritiene che gli anziani siano una realtà importante della nostra città e della nostra regione. Basti pensare che a S.Benedetto oggi su un totale di 11.500 over 65, 2.400 circa vivono soli”.
L’idea forte che ispira il percorso del Convegno, aprendo gli spazi dell’approfondimento e della discussione, è che il sistema-ospedale ha risposto all’ampliamento della conoscenza medica specializzando i processi operativi con validissimi interventi di settore.
Tuttavia l’organizzazione specialistica tradizionale dell’ospedale, curando solo la malattia, può causare la perdita dell’autosufficienza degli anziani. Recuperare i pregressi livelli funzionali del malato e stabilizzare i nuovi livelli acquisiti risulta perciò un obiettivo primario che può essere raggiunto grazie agli interventi assistenziali globali sulla persona e sull’ambiente. A tale scopo diventa importante avvalersi di tutte le possibilità assistenziali di rete, in percorsi clinici rispettosi della scienza, dell’etica e dell’economia.
Da qui l’impegno a esplicitare competenze, metodologie e operatività differenti in un confronto orizzontale tra le realtà ospedaliere regionali rappresentate nel Congresso e in un confronto verticale tra l’ospedale e il territorio in cui ciascuna di esse si trova ad operare.
Si giustifica in quest’ottica la compresenza, accanto agli interventi specialistici a carattere medico-scientifico, di momenti a carattere socio-culturale e di spazi messi a disposizione delle varie Associazioni impegnate nell’assistenza agli anziani per un’utile ricognizione delle possibilità assistenziali offerte complessivamente dal territorio.