*Questa mattina mi sono recato, unitamente all’Avv. Francesco Voltattorni, presso la Procura di Ascoli Piceno per depositare un atto di denuncia querela, per il quale mi assiste il Prof. Avv. Bruno Assumma, nei confronti dei miei soci in Vitawell, ovvero Fineco Capital oggi Development Capital, e nei confronti dei protagonisti di quella che può essere definita una storia triste e per molti versi drammatica, che ha portato me, la mia famiglia ed il gruppo di aziende che avevamo creato in trent’anni di duro lavoro, praticamente ad uno stato di difficoltà ormai notorio, cagionando un danno stimabile in non meno di 150 milioni di euro.
E’ la storia, di converso, di un gruppo di scaltri e potenti uomini d’affari e di finanza, una vicenda che, spogliata degli intricati risvolti societari, è estremamente semplice da comprendere: indurmi ad acquisire a carissimo prezzo un gruppo presentato come una poderosa macchina da soldi e rivelatosi, invece, un disastro economico finanziario, patrimoniale.
Sto parlando di fatti relativi all’operazione J Klebs, intercorsa tra il maggio 2002 (data di stipula dell’atto di acquisto) e il gennaio 2003 (data di consegna delle aziende), consistente nell’acquisto di un gruppo di aziende di proprietà di Fineco Capital (al 70%), che i miei soci (al 34,50%) in Vitawell mi hanno venduto a carissimo prezzo raffigurando risultati, in termini di redditività, di patrimonio e di prospettive, assolutamente distanti dalla realtà, come dimostrato documentalmente.
Parlo di un’operazione che è costata a Vitawell oltre 45 milioni di euro mentre ne sarebbe dovuta costare poco più della metà.
Parlo di un’azienda che avrebbe dovuto incrementare il fatturato del 41% nell’anno precedente a quello della mia gestione, e la redditività del 130% (EBIT).
Parlo di un’operazione che avrebbe dovuto rendere 4 milioni di euro per anno e che invece ne ha persi oltre 8 nell’esercizio precedente a quello della mia gestione.
Parlo di un’operazione sulla quale la Guardia di Finanza (intervenuta nel periodo intercorrente la data di acquisto e la data di consegna) ha elevato sanzioni per oltre 18 milioni di euro.Tutto ciò, per l’appunto, sulla base dei documenti forniti in fase di acquisto sui quali abbiamo fornito agli organi inquirenti utili spunti per le indagini.
Queste quindi le cause, e lo posso dire con certezza, delle difficoltà di Vitawell e di tutte le operazioni conseguenti (Le Terme di Montecatini e Well Net).
A questo punto confido nella magistratura e negli organi inquirenti affinché sia fatta chiarezza nella vicenda.
*Mauro Scaramucci

VITAWELL SPA
La storia del Gruppo Vitawell trova le sue origini negli anni ’70 con il prof. Rosito Scaramucci il quale avvia la produzione artigianale di attrezzature per lo sport.
Suo figlio Mauro, a metà degli anni ’80 appena ventenne, prende le redini dell’azienda, che allora fatturava poco più di 250.000 euro, ed avvia un programma di diversificazione e ampliamento della produzione, che diventa industriale, implementando due nuovi settori: l’Home e il Professional Fitness. Il marchio Newform nasce a metà degli anni ’90; le attrezzature Newform, attualmente usate in oltre mille club ed università, si contraddistinguono per l’alto contenuto tecnologico e l’originale design, e diventano rapidamente un validissimo punto di riferimento nel settore, ponendo l’azienda in un ruolo di primo piano sul mercato nazionale ed internazionale.
Alla fine degli anni ’90 il core business aziendale si amplia: aumenta il numero delle aziende attraverso lo sviluppo della partnership gestionale; la filosofia del gruppo si evolve verso l’approccio globale al benessere: all’industria del fitness si vuole affiancare quelle del beauty e del relax, nasce la Vitawell Spa
L’intuizione imprenditoriale di Mauro Scaramucci viene accolta favorevolmente dal fondo private equity Fineco Capital che nel maggio del 2001 entra nel capitale di Vitawell al fine di sostenere lo sviluppo del gruppo del mercato retail: si avvia così il progetto TONIC, che nell’idea dell’imprenditore vuole essere e infatti diverrà il primo network italiano di club per il benessere.
Al momento dell’ingresso del fondo Vitawell si assetta per raggiungere la piena integrazione verticale: dalla produzione, acquisendo aziende produttive strategiche, alla distribuzione diretta di prodotti e servizi per il fitness, il beauty ed il relax, tramite lo sviluppo del network Tonic e l’acquisizione delle terme di Montecatini.
Tramite il socio Fineco Mauro Scaramucci entra in contatto con la Jean Klebert, azienda storica nel settore della bellezza e sigla con la famiglia Sansoni, nonché con la stessa Fineco un accordo di partnership per l’integrazione dei due gruppi, accordo che avrebbe dovuto realizzare l’obiettivo di divenire l’unico interlocutore globale per il benessere.

PROF. AVV. BRUNO ASSUMMA
Titolare di cattedra presso l’Università degli Studi “Federico II�? di Napoli.
MAURO SCARAMUCCI
Trentanove anni. Socio e fondatore di Vitawell S.p.A.