* Le mie dimissioni da coordinatore comunale di Forza Italia, rappresentano un atto di coerenza della mia linea politica che ha sempre fatto riferimento al rigore morale e all’onestà intellettuale. Nel corso del coordinamento comunale di ieri sera, ho proposto al partito le dimissioni dei nostri tre assessori e l’appoggio esterno a quest’Amministrazione, ormai irrimediabilmente lontana dal rappresentare la volontà popolare degli elettori del maggio 2001. Infatti, la nomina del presidente della Picenambiente, richiesta dal gruppo consiliare di Azione Indipendente (i fuoriusciti da FI) a mo’ di ricatto, soddisfatta dal Sindaco a testa bassa, è infinitamente lontana dalla volontà espressa dagli elettori nelle ultime consultazioni.
Ringrazio i coordinatori, regionale e provinciale, Ceroni e Scaltritti, che, seppur istituzionalmente debbano tendere ad attuare linee sempre moderate, hanno compiuto lo sforzo di avvicinarsi il più possibile alla mia linea, proponendo la sospensione dell’attività amministrativa di assessori e consiglieri di Forza Italia per una settimana. Tale proposta però, oltre che inutile, ha fatto intravedere in qualcuno la possibilità di conquistare poltrone in eventuali trattative con il primo cittadino. La cosa che mi ha maggiormente ferito, dal punto di vista umano ancor più che politico, è che fino a pochi istanti prima, qualcuno che si dichiarava nettamente concorde con la mia proposta, ha mutato atteggiamento non appena intravista la possibilità di ricevere incarichi.
Questo non è il mio modo di fare politica, non lo è mai stato e mai lo sarà. Pur essendo l’esponente di Forza Italia più votato tra i consiglieri del mio gruppo, tra quelli fuoriusciti e tra gli assessori del partito, non ho mai chiesto né poltrone né incarichi. Ho un’altra concezione della politica, che è fatta anche di mediazione e di compromessi. Ma il compromesso, e con esso l’opportunismo derivante, non può essere affatto la regola.
Ho tentato di dimostrare che Forza Italia è un partito basato sulla forza delle idee e non sulle poltrone, chiedendo il ritiro delle deleghe dei nostri assessori, i quali non hanno accettato. Non intendo ulteriormente partecipare a determinati giochini: lascio pertanto gestire il partito a qualcun altro in quella maniera che a me, francamente, non interessa e non interesserà mai.

* Paolo Forlì, consigliere comunale di Forza Italia