CAMPIONATO DI SERIE B 1961-62, ULTIMA GIORNATA.
NAPOLI: Cuman (2), Molino (3), Gatti (3), Bodi (4), Rivellino (4), Girardo (3), Simoni (2), Ronzon (3), Tomeazzi (4), Fraschini (3), Tacchi (3). All. Pesaola.
SAMB: Bandini (5), Garbuglia (2), Ruffinoni (2), Nicchi (3), Capucci (3), Buratti (3), Merlo (2), Lavoratornuovo (2), Beni (3), Valentinuzzi (4), Sestili (3). All. Eliani.
* Tra parentesi il voto del “Corriere dello Sport”: a quei tempi il voto massimo era cinque.
Arbitro Angelini di Firenze (4)
MARCATORI: 26’ s.t. Fraschini, 35’ s.t. Ronzon.
NOTE: Angoli 15-2 per il Napoli. Terreno in buone condizioni, tempo bello con temperatura leggermente afosa. Nessun incidente degno di rilievo. Il Napoli ha giocato con la maglia bianca e banda azzurra per dovere di ospitalità. Spettatori oltre 30.000.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si trattava dell’ultima giornata del campionato di Serie B 1961-62, la Samb era già salva a quota 35 punti, mentre il Napoli era quinto in classifica con 41 punti (in A andavano tre squadre) ma doveva recuperare una partita contro il Verona che in classifica aveva un punto in più.
Dalle cronache: “Solo nella ripresa il Napoli è riuscito a vincere; in complesso è stata una partita equilibrata.�? Il Milan si laureò campione d’Italia; in Serie B retrocessero Udinese, Padova e Lecco. Salirono invece in Serie A Genoa, Modena e Napoli che sconfisse il Verona nel recupero sopravanzando i veronesi e la Lazio.
Andarono in Serie C il Prato, la Reggiana e il Novara che in classifica era arrivata undicesima, ma fu retrocessa per lo scandalo in cui era coinvolta direttamente la Sambenedettese, protagonista Angelo Buratti, capitano della Samb, che riferì di un tentativo di illecito da parte di un esponente novarese.
“Come dimenticare quella partita? – ricorda Paolo Beni, attualmente dirigente del settore giovanile della Samb e padre del vice-allenatore Roberto – Noi eravamo salvi e per noi la partita di Napoli fu quasi una scampagnata. Ricordo che qualche giocatore portò con sé le mogli per vedere Napoli.�?
Beni ricorda anche l’accoglienza particolare e sportiva del pubblico napoletano: “Quando arrivammo con il pullman nei pressi dello stadio ci accolserso con applausi e addirittura mazzi di fiori – dice Beni – Cercavano di ingraziarci perché a loro la vittoria serviva per tornare in Serie A. Addirittura quando un tifoso napoletano ci urlò ‘Oggi ne prenderete cinque!’, fu zittito e quasi malmenato dal resto della folla! Poi il Vomero era pienissimo di gente: se le cronache parlano di 30.000 spettatori non sono veritiere. Il pubblico napoletano era coloroso come sempre, ma anche sportivo.�?
Il Napoli voleva vincere e attaccare, ma la Samb giocava bene: “Noi puntavamo sul contropiede – ricorda ancora Beni – e ci difendevamo bene. Quel giorno Eliani diede spazio a Bandini, che prese il posto del portiere titolare Sattolo, un vero fenomeno, e Lavoratornuovo: avevano giocato meno durante il campionato e quello fu una specie di premio. Ma il gol per il Napoli non arrivava tanto che il loro massaggiatore si rivolgeva spesso ad Eliani, perché non capiva come mai ci difendevamo con tanto ardore. Quando poi arrivarono i gol, successe il finimondo! Tra i giocatori del Napoli il migliore fu Tacchi, un fenomeno, che mi sembra finì nella Nazionale argentina: con Garbuglia fu una sfida bellissima sulla fascia.�?
Un altro protagonista di quella partita fu Angelo Buratti, altro sambenedettese “acquisito�?. “Con il Napoli fu una partita che si ricorderà sempre – dice Buratti – perché loro dovevano vincere per forza per tornare in Serie A. In porta c’era Bandini che quel giorno parò tutto. E dire che noi eravamo andati a Napoli quasi per fare una scampagnata: io portai con me mia moglie, e così fece anche Eliani. È vero che i napoletani ci accolsero bene, ma durante la partita facevano di tutto per non farci giocare: nel vecchio stadio c’era la recinzione vicina alle gradinate, e noi non potevamo neanche avvicinarci per battere i falli laterali perché ci tiravano contro i mortaretti! Noi la prendevamo a ridere, però c’era da aver paura. L’arbitro? Beh, non vedeva l’ora che il Napoli segnasse, perché se non vincevano chissà come sarebbe finita!�?
Buratti va ricordato anche perché in quel campionato fu al centro di un tentativo di corruzione. Fu avvicinato prima della partita Samb-Novara ma rifiutò sdegnosamente qualsiasi tipo di offerta: anzi, collaborò con l’Ufficio Inchieste denunciando la tentata corruzione e infatti il Novara, che pur si salvò sul campo finendo undicesima in classifica con 36 punti, fu retrocessa a causa dello scandalo. Al suo posto fu ripescato in B il Cosenza.
Cannonieri della Samb 1961-62, campionato di Serie B.
Macor 8 reti, Nicchi 4, Merlo, Sestili e Beni 3, Ruffinoni, Pennati e Lavoratornuovo 2, Rumignani, Buratti e Novali 1.
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