Politica e stampa sambenedettese. “Purtroppo i mezzi di informazione hanno agito in maniera non chiara: si partiva con la predeterminazione di assumere determinati atteggiamenti verso il potere costituito. Ho avuto questa certezza quando si è rotta la luna di miele tra il sindaco e i giornalisti. Il sindaco fu anche redarguito dai giornalisti in un articolo del Carlino del 6 ottobre 2004: la stampa dovrebbe dare l’informazione e non dovrebbe porsi come obiettivo quello di bastonare gli oppositori e piegarsi al volere di chi comanda”. Firmato: Dr Rosini di Lega Nord nel Consiglio comunale di ieri sera.
Confusione per confusione. Un discorso importante ma anch’esso poco chiaro e limitato. Secondo me, quando si dà informazione politica (la cronaca è un’altra cosa) non si può fare a meno di ‘bastonare’ o ‘applaudire’ dichiarazioni e fatti di chi comanda o di chi fa opposizione. E’ importante non farlo in modo unilaterale (tanto meno, come dice giustamente Rosini, con predeterminazione) e spiegare sempre i motivi che spingono il giornalista a non condividere o a condividere.
E’ vero altresì che l’informazione locale non è chiara. Forse però Rosini non si è mai chiesto perché? Dovrebbe farlo. Il motivo, a parer mio, è che gli spazi concessi da tre-quattro editori tutti “esterni” sono molto limitati o dedicati alle ‘veline’ perchè se ne (letteralmente) ‘strafregano’ della crescita culturale, economica, politica e sociale del nostro territorio. Noi no. La funzione dell’informazione è invece prevalentemente questa. E la critica, se costruttiva e ben motivata, è la sua migliore arma.
Sto facendo pubblicità ‘diretta’ al giornale che dirigo? No, perchè non abbiamo ancora un omologo cartaceo. Ho semplicemente cercato di inquadrare la realtà nostrana che ci vede unici editori locali alla ricerca di soddisfare un’esigenza (chiarezza, giusti spazi, crescita culturale, economica e sociale) che, sia Rosini che il sindaco Martinelli (anche lui ieri sera ha bacchettato quella stampa che voleva dare a Gaucci le chiavi della città, pur senza fare i nomi, e gli imprenditori locali per assenteismo), hanno semplicemente e soltanto evidenziato.
La colpa, sia chiaro, non è assolutamente dei miei colleghi giornalisti nonchè concittadini.