AVELLINO – Partita bella a metà quella del Partenio. Un primo tempo da dimenticare, una ripresa scoppiettante. Ha maggiormente di che recriminare l’Avellino, ma gli ospiti non hanno sfigurato, anche se hanno avuto poche occasioni per segnare. Hanno però dato l’impressione di essere squadra solida, specie nel reparto arretrato. Del resto se il team emiliano è l’unico imbattuto del girone B, un motivo ci dovrà pure essere. Mister Giordano e i suoi se ne vanno dall’Irpinia con il petto all’infuori perchè non era facile tenere testa alla prima della classe, ad una delle migliori compagini del girone, forse attualmente la più in forma e oltretutto sospinta da un pubblico numeroso e caloroso.
La prima frazione di gioco come detto ha regalato poche emozioni – praticamente nulle – con le due squadre forse timorose di rischiare più del dovuto; siamo appena alla settima giornata ma a quanto pare già determinati “freni” mentali, che poi inevitabilmente si ripercuotono sulle gambe degli atleti,fanno capolino.
Poco gioco come si diceva nel corso dei primi 45 minuti (fa anche un gran caldo), poi invece nella ripresa padroni di casa ed ospiti lasciano negli spogliatoi calcoli e tentennamenti e ne viene fuori una gran bella partita. Il comando delle operazioni è nelle mani dei campani che provano a “scappare” in classifica: il gol è cercato con ammirevole caparbia, ma la giornata degli avanti biancoverdi non è delle migliori. Polveri bagnate per Ghirardello e soci ma pure un grande Paoletti a difesa della porta granata. Almeno tre interventi assai difficoltosi compiuti dall’estremo difensore reggiano su altrettante conclusioni degli irpini: al 65′ sul tiro ravvicinato di Cinelli, al 69′ sulla punizione di Moretti ed all’89’ sulla comclusione di Rastelli. Altre occasioni gettate al vento dalla banda di Cuccureddu quella di Evacuo al minuto numero 68 ed al 92′ quella di Fusco che praticamente tira addosso a Paoletti. E la Reggiana? I granata agiscono di rimessa ed hanno la migliore palla gol con Deflorio, al 79′, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo impegna severamente Cecere con un potente colpo di testa.
Finisce a reti bianche e la squadra più soddisfatta è chiaramente quella ospite che mantiene l’imbattibilità, il secondo posto e le ambizioni circa un campionato di vertice, nonostante l’allenatore reggiano sostenga il contrario. E a proposito di Giordano, il mister in sala stampa, davanti a telecamere, taccuini e microfoni, sprizza gioia da tutti i pori: “La Reggiana è una sorpresa, il nostro obiettivo e’ salvarci il prima possibile e valorizzare dei giovani in organico. L’Avellino e’ una squadra quadrata, ha un pubblico straordinario, ma anche noi siamo stati bravi ad impensierire Cecere quando c’e stata la possibilita, le occasioni sono venute per l’Avellino sono state frutto della casualità. Gli ultimi 10 minuti abbiamo giocato piu dell’Avellino,anche perché l’Avellino ha sprecato moltissimo durante tutta la partita”.

La Reggiana del Partenio:
(4-4-2) Paoletti, Campana, Foschini (11’st Olorunleke), Cottini, Redavid, Minetti (6’st Lauria), Napolioni (39’st Perdezoli), De Vezze, Bonfanti, Deflorio, Bertolini. A disposizione: Nuzzo, Urbano, Costa, Borneo. Allenatore: Giordano.