SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tre ‘zero’ da cancellare. Questo potrebbe essere il senso della sfida che domenica prossima vedrà di fronte Samb e Benevento, squadre che stanno attraversando situazioni opposte.
Se a San Benedetto il clima è ideale (oggi il presidente Mastellarini ha incontrato i lavoratori del porto di San Benedetto e gli anziani marinai del circolo Mare Bbunazze), a Benevento la squadra è sotto la contestazione dei propri sostenitori che probabilmente non raggiungeranno San Benedetto in un numero elevato.
Tuttavia, per la Samb, che in attacco proporrà nuovamente il duo Martini-Vidallè, non si prennuncia una gara agevole. Il ‘mal di Riviera’ rischia di attanagliare la squadra, che, per diversi motivi, nelle tre gare fin qui giocate in casa, non si è potuta esprimere ai massimi livelli (sperimentale all’esordio con il Giulianova, in difficoltà sotto l’acquazzone con il Rimini, in dieci per ottantacinque minuti con la Vis). Tanta è dunque l’attesa della tifoseria di casa per vedere all’opera, in maniera definitiva, l’undici rossoblù.
D’altronde la Samb ha davanti a sé due ‘bestie nere’: il Benevento infatti non ha mai perso contro i rossoblù, né nell’anno che garantì la terza promozione in Serie B della Samb (con Sonetti in panchina), né negli ultimi due campionati: 2-2 in casa e 1-1 in trasferta nel 2002-03 (con rete del pareggio di Michele Sergi, ceduto proprio ai campani qualche giorno prima), 4-0 nella sfida dello scorso anno al Santa Colomba e soprattutto un’oramai storico 0-2 nello scorso campionato, quando la terza sconfitta casalinga determinò una dura contestazione non solo all’allenatore Trillini ma anche alla famiglia Gaucci: di fatto, quel 2 novembre 2003 sancì l’effettiva fine dell’avventura dei Gaucci a San Benedetto.
Altra ‘bestia nera’, in senso sportivo, è quel Luigi Molino, attaccante del Benevento, che con indosso le mani dell’Avellino e del Benevento stesso non ha mai perso contro i rossoblù (che ricordano molto bene un suo gol a seguito di un calcio di rigore, all’ultimo minuto, in Samb-Avellino).
Insomma, per la Samb una sfida anche alla cabala ma anche la consapevolezza che con una vittoria riuscirebbe a stazionare sulle zone alte della classifica e, contemporaneamente, distanziare le dirette avversarie in una classifica improvvisamente corta.