SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono bastate soltanto tre azioni per mettere in discussione i sei punti conquistati nelle ultime due gare. Il Porto d’Ascoli sembrava aver dimenticato lo stentato avvio di campionato quando il gioco c’era e i risultati non arrivavano. Contro la Castoranese i biancocelesti avevano dato l’illusione di potercela fare.
Mister Teodori ci ha confidato prima della gara le sue scelte: “Tenere Cecchini fuori per schierare il giovane Rocchi è una scelta tecnica. In questo ruolo ho la fortuna di avere diverse opportunità, per cui visto che il primo non possiede ancora una buona forma fisica ho optato per il secondo. Rocchi si è inserito bene nel gruppo, a Colli ha giocato discretamente e oggi lo butto nella mischia. Vediamo cosa succede”.
Confermata la difesa a quattro con i due centrali Spinosi, Capecci e i due terzini Straccia e Induti (preferito a Giorgini che rientrava dopo due giornate di squalifica). A centro Palanca e Filipponi con i due esterni Mestichelli e Rocchi. Davanti Meo e Del Toro. La gara è apparsa vivace per il Porto d’Ascoli che ha sfiorato parecchie volte la rete.
Ma al primo vero affondo dell’avversario i biancocelesti si sono fatti superare ingenuamente. La situazione si è ripetuta in alte due occasioni con il Porto d’Ascoli capace di reagire ma non di infierire come gli ospiti.
Rammarico della società che è rimasta in silenzio dopo la pesante sconfitta. Delusione sul volto del tecnico Massimo Teodori:”C’è poco da dire. Abbiamo giocato male e la sconfitta c’è tutta. Vorrà dire che dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tanto”. E deve essere fatto in fretta. Sabato prossimo ad attenderli c’è la Cuprense.
Fino ad ora imbattuta. Sei successi su sei gare con quindici reti segnate di cui dieci in casa. Numeri che fanno paura se il Porto d’Ascoli assume lo stesso atteggiamento di sabato scorso. Cifre che stimolano se il Porto d’Ascoli gioca come contro la Ripa. Determinazione e tanta voglia di rivincita possono far capitolare la Cuprense. Niente è impossibile.