SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il sottoscritto – dichiara Franceschini, in qualità di consigliere e membro della commissione edilizia – pur riconoscendo del tutto legittime e necessarie le richieste di approvvigionamento elettrico da parte dei residenti dell’edificio realizzato alla confluenza di Via Puglia con la Statale 16, ha sempre votato contro la realizzazione della cabina per motivi di contrasto con le norme, per la vicinanza della scuola materna e per il degrado della zona circostante sulla quale si deve, con urgenza, intervenire.�?
Il 27 luglio 2004, in merito all’installazione della cabina Enel in quell’area, la commissione edilizia aveva dato parere contrario, quasi all’unanimità, per questioni di sicurezza, perché in contrasto con lo strumento urbanistico e poiché l’area destinata a giardino è stata in seguito trasformata, con relativa concessione edilizia, in posto auto. Poco dopo invece, precisamente il 5 agosto, il parere della commissione è risultato favorevole, a patto che venisse presentata idonea documentazione attestante la non emissione di campi elettromagnetici.
Il consigliere diessino, Gabriele Franceschini, s’interroga soprattutto sui motivi dell’incompletezza delle opere compiute, con particolare riferimento al marciapiede dissestato prospiciente l’edificio, che costituisce una vera e propria barriera architettonica, consideranza anche la sua vicinanza all’ospedale civile. “Oltre a denunciare l’insana volontà di mettere una cabina dell’Enel vicino ad una scuola materna con circa ottanta bambini voglio ricordare che Via Puglia è una strada abbandonata, piena di buche, polvere e breccia. Per non parlare poi della parallela a sud. Una strada non trafficabile con la macchina ma pericolosissima per chi la percorre a piedi, c’è un muro pericolante che cadrà da un momento all’altro.�?
“E’ noto che – conclude il diessino – nelle zone di completamento B1 (questa la denominazione da PRG, ndr) le urbanizzazioni dovrebbero essere complete e la competenza della manutenzione spetta alla Pubblica Amministrazione; a meno che la ditta costruttrice, nel corso dei lavori, non abbia alterato la situazione preesistente del marciapiede, non provvedendo al ripristino dello stesso. Si faccia chiarezza sulla competenza delle operazioni di completamento, spettano al Comune oppure alla ditta costruttrice?�?